La Repubblica della Memoria (22.05.2022)

2022-06-25 05:19:31 By : Ms. alice hua

Legge un brano tratto dall'intervista di Marcelle Padovani a Giovanni Falcone

presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone

caporedattore de La Repubblica Palermo

Proiezione video, voce di Letizia Battaglia

Proiezione video, voce di Luca Parmitano

caporedattore Cultura e spettacoli de La Repubblica Palermo

caporedattore de La Repubblica Palermo

Legge un passo del discorso di Paolo Borsellino alla Biblioteca comunale di Palermo del 25 giugno 1992

procuratore della Repubblica di Messina

Benvenuti Benvenuti al Foro Italico grazie un saluto da Palermo Grazie a tutti voi io un saluto dalla città che ha mostrato al Paese come rialzarsi in piedi come trasformare il dolore e la devastazione inflitti dalla mafia in memoria impegno perché senza luna Non c'è l'altro memoria non è solo il ricordo la rievocazione di quel trattenne che ancora angoscia che ancora ci interroga lo avete visto nell'accurato filmato di Massimo Loreno quell'efferatezza e quella vista che hanno ucciso Giovanni Falcone sua moglie Francesca Morvillo Rocco Di Cillo Antonio Montinaro Vito Schifani che dopo soli cinquantasette giorni ha distrutto le vite di Paolo Borsellino di Emanuela Loi Di Claudio Traina di Vincenzo Li muli di Walter e di cosina di Agostino Catalano memoria il sapere per capire fino in fondo E per non smettere di cercare quelle verità che ancora mancano ed è per questo che nel trentennale di capaci ventitré maggio domani Repubblica non ha bisogno di tornare utili partire ripubblica è sempre stata quindi perché da qui e non solo da qui ma dei luoghi del potere delle leggi e delle violenze Ha raccontato e lottato ha dato voce continua a farlo a investigare come dovere del giornalismo civile con la forza l'autorevolezza e il coraggio delle sue firme a smascherare connivenze inganni opacità E ogni giorno continua a scrivere pagine di memoria attiva e consapevole lo fa oggi con questa riflessione pubblica insieme a tutti voi e ha tutti amici e lettori che ci servono dalle piattaforme che ci seguono Laini che salutiamo grazie al fondamentale supporto e la Fondazione Koné quelle amici artisti intellettuali Con tutta la comunità di Repubblica e naturalmente con le istituzioni con i giudici con i testimoni Perché così si racconta Il paese si declina il racconto in tutte le sue forme lo si fa con i giovani con i giovani come i ragazzi come vedrete una riflessione pubblica che significa anche non accetteremo che si abbassi la guardia Rispetto a questa guerra contro le mafie che non è ancora vinta né un viaggio che non possiamo cominciare sette li ha di colui che l'ha voluta quella splendida redazione di Repubblica Palermo il nostro direttore Maurizio Molinari Benvenuto direttore mettiamoci qui Domani direttore esce il nostro inserto di sedici pagine su mille novecentonovantadue due mila ventidue Falcone Borsellino ter posto l'accento sul tema del ricordo della memoria come responsabilità e come eredità Sì grazie Concita grazie a tutti voi grazie La signora Falcone di essere con noi la fondazione che ha reso possibile questo straordinario evento la chiave della Repubblica della memoria quest'anno e appunto come tu dici la responsabilità la responsabilità di chi è stato testimone E che quindi deve ricordare in maniera da trasmettere alle nuove generazioni ma anche la responsabilità delle nuove generazioni di apprendere studiare conosce il ricordo dello studio sono i due aspetti della responsabilità che di generazione in generazione consentono ai a ogni nazione come l'Italia di conservare il ricordo il modello Dei suoi singoli presso di voi come sono stati Falcone e Borsellino che altri direttori facciamo entrare subito lo salutiamo e ringraziamo il sindaco di Palermo Leoluca Orlando Grazie questi al microfono sindaco Per essere con noi prego comincio avuto Di gratitudine alla Fondazione Ford con la professoressa Maria Falcone Repubblica Suo direttore Maurizio Molinari a tutto lo staff di Repubblica per avere pensato di organizzare questo momento di memoria Una memoria che ci richiama al mille novecentonovantadue Che c'è imperniato su cosa accadeva prima cosacco tutto in questa città nel mille centonovantadue cosa vostra pensato di sferrare l'attacco definitivo nei riguardi dello Stato Colpendo il ventitré maggio colpendo il diciannove luglio con volo che erano il simbolo più alto dell'impegno della legge contro Cosa Nostra Una catena umana terribile che parte il cinque maggio novecentosettantuno concessione del procuratore Pietro Scaglione Ucciso Colpito perché in tempi nel quale la magistratura non indagava sulla mafia si ostinava a pensare possibile colpire Cosa Nostra i corleonesi Per cui è continuata questa catena terribile colpendo forse dell'ordine colpendo magistrati colpendo il presidente la regione siciliana che aveva osato Immaginare che Palermo fosse dentro la Regione Invece qualcuno o qualcosa ma perché facessero off-limits rispetto al governo regionale recato sul fronte contrasto al governo batte lo show di Palermo Perché Palermo era una città governata dalla mafia E chi si opponeva alla mafia veniva considerato attivo e comunista Perché quando attaccava la mafia l'uomo di Chiesa collusione rotante ti bollavano come atrio Per quando qua per carità ma alla fine gli uomini di governo con luce rotanti ti bollavano come opposizione e comunista Ecco la ragione per la quale lo dobbiamo ricordare con gratitudine quelle momenti quel sacrificio quegli ultimi due tentativi della Marco sono stati vincerà per conservare il governo o della città Abbiamo vinto nel senso che la mafia non governa più la città di Palermo ma c'è ancora a Palermo come non gli ho mai detto niente pretesti ha provocato quella terribile strage la reazione civile è iniziata la stagione dei diritti di una città che poi si è riconosciuta al sacrificio di don Pino Puglisi sia ancor prima del discorso della Valle dei Templi di Papa Giovanni Paolo secondo ponendo al novantatré con l'elezione di Antonio Caponnetto a presidente del consiglio comunale di Palermo da quel momento Palermo ha scoperto quanto sia importante il rispetto dei diritti e mentre i magistrati e le forze dell'ordine hanno continuato e continuano ad affermare il primato della legge credo che a tutti gli altri spetta a fermare il primato dei diritti Perché la mafia ha più paura di un giovane che chiede rispetto ai propri diritti di quanto lo abbia paura delle armi Numero poliziotto è notorio che lo faceva a cuore è ammessa facciamo devo tenendosi ovvero il pubblico precoce chiostri otto insomma Petacci razze grazie davvero grazie davvero ed accomodati direttore perché abbiamo il primo degli artisti che ci accompagna Con la generosità con sensibilità una grande presenza del teatro del cinema e dello spettacolo italiano non solo la voce della grande però sa ma un volto amato dai maestri premio Oscar del cinema internazionale E con noi Leo Gullotta Leo Gullotta si legge un piccolo brano tratto dall'intervista di Giovanni Falcone a Marcel Padovani prego Vi ricordo Passo di Giovanni Falcone Tratto dall'intervista con Marcel Padovani Credo Che cosa nostra Sia coinvolta in tutti gli arredamenti importanti della vita siciliana Cominciata dallo sbarco alleato in Sicilia durante la seconda guerra mondiale e dalla nomina di sindaci mafiosi dopo la liberazione non pretendo di avventurarmi in analisi politiche ma non mi si vorrà far credere che alcuni gruppi politici non siano alleati a Cosa Nostra per un evidente convergenza di interessi nel tentativo di condizionare la nostra democrazia ancora immatura eliminando personaggi scomodi per entrambi parlando di mafia con uomini politici siciliani Mi sono più volte meravigliato della loro ignoranza in materia alcuni forse erano in malafede Ma in ogni caso nessuno aveva ben chiaro che certe dichiarazioni a apparentemente innocui certi comportamenti che nel resto d'Italia fanno parte del gioco politico normale in Sicilia acquistano una valenza specifica niente ovvero ritenuto innocente in Sicilia Nel far visita al direttore di una banca perché dare un prestito perfettamente legittimo Ne un alterco tra deputati né un contrasto ideologico all'interno di un partito accade quindi che alcuni politici a un certo momento si trovino isolati dello stesso contesto essi allora diventano vulnerabili si trasformano inconsapevolmente In vittime potenziali Al di là delle specifiche cause della loro eliminazione credo sia incontestabile Che Mattarella Raina La Torre Erano rimasti isolati a causa delle battaglie politiche in cui erano impegnati un il condizionamento dell'ambiente siciliano L'atmosfera globale Hanno grande rilevanza nei delitti politici certe dichiarazioni o certi comportamenti valgono a individuare La futura vittima senza che la stessa se ne renda nemmeno conto Si muore Generalmente Perché si è soli O perché si è entrati in un gioco troppo grande Si muove spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze perché si è privi di sostegno In Sicilia La mafia colpisce i servitori dello Stato Che lo stato Non è riuscito a proteggerlo Alta lei ha già di averti ancora con noi e allora anche fisicamente al centro la professoressa Maria Falcone con il direttore Marinali e con il responsabile di Repubblica Palermo Carmelo nottata Vorrei vorrei che ci fosse si anche Lorenzo la professoressa ci spiegherà Lorenzo si siede sullo sgabello magari Ecco io prego Lorenzo qui e la professoressa ci spiega certo perché perché c'è Lorenzo perché viene da un comuni della provincia napoletana che politici Lorenzo con Maria Falcone che alla loro papà il direttore Si chiama Lorenzo Lorenzo è qui Perché la speranza Ed è il più bel regalo che mi sia stato fatto in questi giorni anzi ieri Ieri è arrivato nel sito della Fondazione un messaggio Di un papà napoletano Che ci dice aveva che aveva cresciuto aveva avuto problemi anche a Napoli potete immaginare Ma aveva fatto crescere Sophie io nel mito di Falcone e Borsellino E questo ragazzino qua di dieci anni diciamo di giusti gli anni Di dieci anni Quando il Papa gli ha chiesto cosa voleva per il regalo della prima comunione Gli ha detto voglio andare a Palermo il venti per macchina E suo papà è è andato subito a fare i biglietti eccolo qua io me lo sono visto spuntare adesso qui Perché ma ha fatto un regalo verande Sì affatto un regalo grande perché ci ha fatto capire che andando nelle scuole parlando raccontando un po'tutti noi Dio Gli uomini delle forze dell'ordine le mogli dei poliziotti i magistrati nelle scuole a parlare a parlare ai nostri giovani e fare capire loro Che Giovanni e Paolo non è no non soltanto due magistrati Per lottavano la mafia Ma erano due uomini che hanno lottato combattuto per la democrazia nel nostro Paese Perché questo è quello ancora in cui loro credevano credevamo che la mafia potesse essere un pericolo per la nostra democrazia è l'anno con e noi evitando evitato che potesse vincere anche e soprattutto con la loro morte Io c'ho in Fondazione un quadro che a me è stato regalato Da un pittore di cui non conosco il nome Che rappresenta l'immagine di Giovanni sorridente con dieta una bandiera dell'Italia ondulata E quando gli ho chiesto perché avesse fatto questo questa creato questo simbolo dietro Giovanni di questa bandiera mossa dal vento Lui mi ha risposto perché solo fratello è riuscito a mettere in movimento l'Italia anche dopo morto Ed è proprio così Sam l'ultime parole che Giovanni mi ha detto il nove di maggio quando ci siamo visti l'ultima volta sono state bisogna far presto nel combattere la mafia Con le notizie che le conoscenze che abbiamo perché in pericolo la democrazia nel nostro Paese Non sapeva che qualche giorno più tardi la mafia avrebbe sferrato al allo Stato italiano la sua grande sfida uccidendolo E mettendo a rischio realmente la democrazia Ma anche in quel momento lui è riuscito a convincerla con la sua morte grazie a tutta la società italiana Grazie ai palermitani ed è grazie proprio a tutti i miei concittadini Che se oggi siamo qua e possiamo dire Sì non abbiamo vinto ma siamo a buon punto dobbiamo sorvegliare dobbiamo continuare a lottare ma siamo tanti E loro sono pochi e il loro soprattutto amava vinceranno cosa c'ho diretto una parola ce la devi dire Allora occhiali poi chiaramente Io vorrei dire solo una cosa Solo una cosa Da quando ero bambino ho sempre seguito l'esempio che Paolo e Giovanni hanno dato all'Italia Cimone quello di un'Italia unità contro la mafia e io E allora dico proprio qua e io Lodino siempre finché grandine in treno uno abbia finché non avrò il lavoro io gli ho sempre voglio essere un magistrato come Giovanni e Paolo Sei stato bravissimo ecco perché vado nelle scuole perché ci sono loro ci sono loro che ci garantiranno sicuramente un Un futuro migliore lo sai causa diceva Paolo io porto spesso in giro in una intervista di palo in cui dice ai quando i giovani Negherà hanno il loro consenso anche l'onnipotente mafia farà sconfitta Ecco quello che ci serve è il vostro no il vostro non conta non consenso Va bene grazie è è forse di essere andato a imporre corretta Oriet comporta dopo da libro Cuore Però credo che sia bello per tutti noi in questa in reazione di speranza E poi oggi siamo qua domani faremo di nuovo qua abbiamo voluto aprire all'accettala la il ventitré maggio perché dobbiamo essere tutti insieme A ricordarli ormai dopo trent'anni con la consapevolezza di quello che ci hanno l'assalto di quello che abbiamo fatto è di quello che ancora dobbiamo fare ma sempre nella sua Ranza di farcela Io vi aspetto domani tutti ancora e lascio la parola agli altri Grazie Grazie professoressa Falcone qual è le cinque il modello che suo fratello lascia alla generazione di Lorenzo Ma quando me la fanno questi ragazzi questa questa domanda spesso a me la fanno nelle scuole dove vanno il ragazzino come era suo fratello da giovane E io dico sempreché Giovanni Muto Habanera ottimo come tutti gli altri però era un ragazzino che è stato educato sempre Con un grandissimo senso del dovere e quindi la caratteristica vagabondare di Giovanni era quella di contenere il suo dove al massimo delle sue capacità lo faceva Andando a scuola lo faceva nello sporto lo fecero in qualsiasi cosa dovesse fare fu gli era stato dato l'incarico e credo che sia un po'e la caratteristica che alla contraddistinto sempre anche da adulto Le chiederei in un'intervista molto bella che rilascia Repubblica nell'album pubblicato domani novantadue due mila ventidue affronta anche l'aspetto umano personale di suo fratello Giovanni Le chiedo Giovani Falcone aveva paura ci racconta brevemente cosa sono stati quegli ultimi giorni l'asse la famiglia percepito qualcosa si è cercato di fermarlo Bene vede in casa mica avevamo un fatta molto introverso e molto rispettoso dei propri sentimenti anche a Giovanni Non era un esterna attore dentro i suoi sentimenti Anche io che sono molto più estroversa o indubbiamente Sono sempre un momento nero che alcune cose non le direi mai a nessuno quindi noi abbiamo vissuto quegli anni e di paura Ci sono tante persone qui nella platea che hanno passate hanno vissuto La mia storia nella paura perché la paura c'era La paura c'era anche in me per i miei figli ragazzini e perché sono sicura che Giovanni adesso è questa paura per i miei figli che camminavano liberi in città con il motorino Perché quando mi chiamano un pomeriggio di quel famoso credo che fosse agosto quando viene ucciso Cassarà Giovanni Mi chiama per dirmi che lo porteranno all'Asinara perché lui diceva testualmente quando vi possono più mi hanno detto che l'acqua non ne possono più proteggere Alla fine mi disse Ho detto loro se era il caso di sorvegliare pure voi Ma mi hanno detto che era meglio non attirare l'attenzione quindi ho capito che lui aveva anche lui nel suo cuore questa paura questa timore Per tutti noi A trent'anni dalla strage di di capaci c'è ancora qualcosa che non sappiamo di quanto avvenne Orsi c'è tanto che non sappiamo Io Sono contenta di tutto ha un lavoro fatto dei magistrati abbiamo portato in carcere la il Gotha bella della mafia sì di Cosa Nostra siciliana Però come ce lo dicono anche in questi ultimi Processi che si stanno svolgendo a Caltanissetta Si nota in maniera evidente che dietro la mafia c'era una grande convergenza di intere E poi c'è il depistaggio del del caso borselli del processo di Borsellino Che veramente una ferita per noi tutte le vittime di mafia Ecco questa verità Non la conosciamo io non accuso nessuno non accuso nemmeno i magistrati Che fanno il loro dovere e che stanno che per farlo debbono avere da però le prove diceva sempre Giovanni mai portare in carcere e assolvere persone che poi con un diciamo una sentenza d'assoluzione Riservano una aureola di santità quindi io mi auguro soltanto che attraverso le loro indagini attraverso qualche nuova pista qualche nuova confessione Possiamo arrivare a scoprire chi c'era dietro le stragi degli di Giovanni e di Paolo Professoressa di qualche giorno fa ha scosso ancora una volta questa città nascita una terra la figlia tutta che si abbia una lunga stagione elettorale Lei ha sottolineato come e inaccettabile nel due mila ventidue che si debba chiedere dei candidati sindaco in questi casi candidati sindaco di Palermo prende le distanze Da dal sostegno dichiarato Palese di condannati per reati peraltro Di mafia settore patrocinare la polemica politica pro ci può spiegare nel senso di quello che so io il senso fondamentale e uno è uno soltanto Questa terra Sappiamo le piaghe che ha Sappiamo che ha avuto un appoggio politica collusa Ricordiamo Ciancimino dice andiamo lì l'arrivo al ricordiamo tutto il resto E non si può permette In qualsiasi candidato politico di qualche si corrente politica Io me ne chiamiamolo diciamo come sponsor Un personaggio che non sia più che nel cui passato sia adamantino e limpido che non ci sia alcuna marchiati Io no no non niente relative Conto Cuffaro contro Dell'Utri non è un problema mio hanno scontato la pena allora però diciamocelo Non sono adamantini Ellie Prima sindaco se ha ricordato come le stragi del novantadue novantatré sono stati un punto di svolta verso la città di diritti possiamo dire che il sacrificio di Falcone non è stato vano House ndr se dovessi dire è morta invano non sarei qui oggi Il fatto stesso che io sono qui oggi è la dimostrazione Terzo tema altrettanto sia stata Pertanto si farà e poi zero spero non solo alle giovani spero anche e soprattutto ante nell'arrivo di queste nuove fonti della all'Unione Europea che potrebbero veramente riscrivere la storia la nostra questione meridionale che situa stiamo avanti da tanti anni perché se riuscissimo a creare realmente allo sviluppo nella nostra Significherebbe dare un altro colpo grandissima la mafia quindi dobbiamo però stare attenti perché chiaramente non possiamo permettere che queste nuove possibilità economiche diventi no un mezzo per arricchire ancora una volta la mafia Grazie davvero E allora abbiamo un altro momento grazie davvero alla professoressa Maria Falcone che resta con noi e ci ha portato la voce di Lorenza lei veramente emittente donate non vorrebbe stare con voi perché non posso avere perché o adesso devo allora bene è totalmente altri hanno ad oggetto faccia un altro collegamento con un'altra televisione Mi farebbe un grande piacere però ho detto poc'anzi al direttore E l'orgoglio dire anche a tutti voi da quest'anno cominciamo questo momento di riflessione approfondita per gli anni futuri Sulle sulle problematiche della mai presa sia una giornata dedicata Appannare di mafia visto che in Italia se ne parla poco E così la Repubblica tenetene acqua mette al primo posto L'idea di combattere la mafia E a proposito della Repubblica delle idee Alessandra faremo a Bologna a metà giugno e sarà Sarebbe un onore ospitarlo su quel palco e non me ne vado più allora Antonia però vediamo a Bologna grazie grazie davvero a Lorenzo a Maria Falcone Il direttore Carmelo e io invito il vicedirettore di Repubblica Carlo Bonini grazie grazie davvero prego prego e buon lavoro di cuore a Maria Falcone a tutta la Fondazione Falcone Carlo tu ci racconti Anche con un supporto come è cambiata l'Italia dopo le stragi mai Carlo Tettamanzi tutto buona sera e grazie grazie dell'ospitalità non non lo dico Come diciamo sono parole di circostanza ma sono felicissimo di essere qui sono felicissimo di essere in un luogo che quando giovanissimo cronista arrivai a Palermo Poco dopo la strage di Capaci era un luogo che era occupato Da un ricordo da tantissime giostre Erano le giostre diciamo non erano giostre di felicità Questa città è cambiata in questi trent'anni ogni volta che torno lo dicevo Dicevo in questi giorni ai colleghi della redazione di Palermo e sono stato a Palermo tante volte nel tempo E io ogni volta ho avuto la sensazione che Palermo che si è fatto un altro passo passo avanti E quindi quello che oggi vi piacerebbe dire però dire diciamo due cose molto molto semplici La prima e che credo che la più grande Diciamo eredità Falcone Borsellino hanno lasciato questa città mai dire al Paese intero che questa che il Paese Ha raccolto e mantenuto forse oggi uno di quei giorni in cui possiamo provare a dircelo Noi giornalisti siamo spesso accusati di non essere capace di riconoscere anche quello che funziona Credo che quello che abbia funzionato in questi trent'anni E che lo Stato è riuscito a dare una risposta alla mafia senza tradire se stesso E questo credo che sia una cosa molto importante naturalmente questi trent'anni come come cade sono sono stati fatti degli errori Molte cose Potevano essere fatte in modo in modo diverso Ma sicuramente quello che è accaduto E che lo Stato non ha tradito se stesso Riuscito a rispettare i principi della nostra Costituzione pur essendo stato precipitato quel giorno in una in una guerra ha risposto quelle armi dello stato di diritto E questa è una grande lezione che noi non dovremmo e non dobbiamo credo dimenticare L'altra cosa che Io credo sia importante Sia importante sottolineare E che l'Italia del mille novecentonovantadue Che combatteva contro la mafia Era un'Italia lo ha ricordato poco fa Maria Falcone era un'Italia che in quello stato procedeva salvo volo in modo molto volenteroso spesso ma in ordine sparso La macchina diciamo così della prevenzione della repressione del contrappasso come si dice Era una macchina che spesso andava fuori giri o addirittura finiva per creare le condizioni delle sconfitte proprio perché era una macchina In cui i protagonisti non spesso neanche si parlavano la grande intuizione di Giovanni Falcone Fu quella che nel nella lotta alla mafia fosse necessario fosse possibile Uno scatto di modernizzazione dello Stato vedesse e dei suoi apparati e tra l'altro ricordo e anche questo io credo non non dobbiamo dimenticarlo che per quello pago un prezzo personalmente Giovanni Falcone fu ferocemente osteggiato da un pezzo dalla magistratura E confuse un'intuizione decisiva un'intuizione strategica decisiva come a un ambizione personale Succede succede spesso non solo in questo Paese Agli uomini e alle donne che sono capaci di vedere quello che gli altri non riescono non riescono a credere e credo che anche questo Sia sì è un un un'eredità Su cui è possibile continuare continuare a costruire C'è poi un terzo un terzo elemento e anche questo io credo faccia parte della lezione di Falcone e Borsellino La narrazione delle mafie Trent'anni fa La mafia era raccontata in questo Paese In un altro modo Non non esisteva una narrativa Che in questi trent'anni si è si è diffusa si è radicata diciamo anche una contro narrativa Paolo Borsellino diceva sempre che le mafie vivono del Silenzio Le mafie Detestano che si parli si parli si racconti che si scriva Diciamo l'ombra e l'omertà ai silenzi sono il contesto in cui una mafia si si sviluppa Ecco diciamo che anche questo io credo che in questi trent'anni dei passi importantissimi siano stati fatti non sono evidentemente sufficienti oggi non siamo nelle condizioni di poter ricordare il sacrificio di di Falcone e Borsellino come il giorno della sconfitta dalle mafie Ma credo che siamo possiamo e dobbiamo essere in grado di ricordarlo come ogni anno il giorno in cui quella sconfitta E sempre più e sempre più possibile Io sono felice che che diciamo oggi qui su questo palco ci sia stato Lorenzo non è vero aderisce Corsano cosa la un po'da libro Cuore invece io credo che la faccia di questo di questo bambino di di Portici sia sì appunto l'esempio diciamo la dimostrazione che possiamo e dobbiamo continuare a guardare avanti anniversari sono sempre sono sempre complicati perché poi spesso cioè una sorta di qua Xion a ripetere a guardare guardare indietro invece è giusto è giusto guardare guardare avanti E e questo posto Questo posto lo anche questo posto lo dimostra questo Questo meraviglioso Prato questo pezzo di città che in questi trent'anni è stato restituita è stata restituita a Palermo E ancora i diritti sindaco sindaco Orlando lo lo diceva siamo convinti proviamo a farlo ogni giorno e qui porto la testimonianza Di Repubblica Siamo convinti anche noi che i diritti siano esattamente la frontiera su cui sì definisce si definirà la sconfitta delle mafie Oltre ad essere evidentemente la frontiera su cui questo paese potrà conoscere un'ulteriore Periodo di riforme di modernizzazione ed essere migliore di quanto non lo di quanto non lo sia oggi La nostra battaglia sui diritti direttore ha ricordato repubblica delle idee noi tra tra poco meno di un mese saremo Bologna punto a parlare di diritti a discutere di diritti Il fatto che Maria Pia accettato di di essere a Bologna mi riempie di di felicità Sappiate con la e questa è la cosa con cui Mi voglio voglio dare Da questo da questo breve intervento e che ogni giorno in questa città ci sono dei colleghi Che ogni giorno con la stessa resilienza con cui Giovanni Falcone Paolo Borsellino e tantissimi uomini dello Stato Si alzano e fanno esattamente quello che ritengo sia giusto fare Continuano a Parona raccontare Con uno sguardo libera indipendente quello che accade in questi territori accade in queste in queste terre e lo fanno spesso pagando diciamo piccoli o grandi prezzi che non fanno evidente evidentemente notizia come giusto come giusto che sia Quindi Repubblica è qui oggi ma Repubblica e qui era qui ieri Repubblica continuerà ad essere in questa in questa città il giornalismo il buon giornalismo fa parte di Gian è una parte di questo percorso cominciato cominciato trent'anni trent'anni fa e per quello che conta l'impegno la promessa di Repubblica non tradire E non tradire questo questo impegno Per il resto sono convinto che tra un anno quando ci rivedremo Palermo avrà fatto ancora un po'ancora un altro passo ne sono davvero convinto perché in questa di trent'anni questo questo è accaduto E questa città in questi trent'anni ne ha viste ne ha viste di tutti i colori nel bene E nel male Ma è con l'acqua insomma è una città più bella e credo che Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ne sarebbero orgogliosi grazie E non da mia madre un giorno di domenica Era evidenti innanzi a una televisione in giudizio Anna Mazza alto no esaltata Un'auto sull'autostrada Sembra Il giudice Falcone Non solo esatto Dionisio Falcone lo amavo tanto tracollo amano tanto una meravigliosa persone in grado Di ricchi investitori grazie amava Palermo amava la giustizia Non lo volevo vedere morto Quindi foto erano diventate insopportabilmente Insopportabili perché mi ricordava no Mi ricordava tutto quello che io avevo visto perché le ho letto era rimasta una foto Quello che il antichi noi stavamo fartelo quello che noi tra l'altro Che avevamo partito E allora questo è il volto Veramente sognavo poniamo nella notte Che riduciamo questa definita fiducia all'inizio mila chilogrammi appartenne eventualmente al tema storia perché Credo che problemi Walton meglio brutto sì è una storia Raccontano Vent'anni anche il più Professori italiana riceva dal portone avevo paura Conosce Perché Perché io non è che il Paese si solo la fotografa Passiamo alle nostre contro la mafia la mia andandomene la neve impallinano anello non era non è Maglie-Santa era proprio e all'altro andarmene Era un penny Albertelli invitiamo membro e andamento Tognaccini esterne quasi siciliani mi No no no non era non era in grado di da intendersi nel mese invece me la rendevano fare ma Non venderò La fine della mafia libero Spero Matteo fermata sfera tutti i giovani finora Krizia non capaci di farlo Quindi il voto non sono serviti a col Hollande documentare la con tale Massimo Volevo di più Grazie grazie l'avete rivista colpisce e addolora Letizia Battaglia leggendaria fotografa Donna voce dell'anticonformismo dona che ha lottato per la sua libertà espressiva per quella di tante donne L'abbiamo salutata adesso se n'è andato sono l'aprile scorso ma stasera e domani ed è una bellissima occasione per ricordare la miniserie della RAI che la celebra la ricorda per la regia di un altro grande siciliano Roberto Andò E non poteva non essere con nuovi Letizia Battaglia siamo sicuri che tutti voi la portate nel cuore tutto il paese E adesso ieri nottate il direttore dell'Espresso Lirio Vieni qui con me da cronisti detto di mi ha colpito quello che diceva Letizia Battaglia quante volte ci siamo detti ma è inutile quello che facciamo a che cosa è servito tante volte noi che abbiamo avuto il privilegio e l'orrore di assistere raccontare le stragi di raccontare l'Italia come è cambiata E poi di chiederci qualche volta ma qualche cosa è servita forse non è servito Tucci racconti come e cambiato il Paese dalla mafia delle stragi alla mafia degli affari Ma ci provo buonasera a tutti e buonasera Ci provo perché Cioè le parole di letizia Battaglia ti spiazzano perché Soprattutto quando ti ti dice che non è riuscita a vedere la fine della mafia E purtroppo non sono riusciti a vederla nemmeno dottor Falcone dottor Borsellino perché comunque sono due persone ma anche metto insieme Letizia Tre Individui siciliani che avevano il sogno di sconfiggere la mafia vivevano nel sogno di lottare la mafia per renderla ecco Ormai polvere E quindi il ventitré maggio diciannove luglio Un mese fa ad aprile Non lo non lo ricordo non lo voglio ricordare come una cosa di dolore ma Il punto per persone che hanno vissuto Nel nel sogno nell'ideale della speranza di vedere questa terra questa città alle città del sud libere dall'oppressione della mafia Perché perché l'hanno vista l'anno toccata l'anno assaporata Letizia l'ha fotografata e le foto di letizia le foto di notizia oggi ci fanno ricordare come quei ragazzi sono venuti qua che la mafia è esistita Perché oggi due mila ventidue novantadue ventidue Oggi nel ventidue fotografare la mafia cose oggi fotografare la mafia e renderla sulle prime pagine dei giornali di una copertina che cosa è come la mostri la mafia oggi è invisibile E quindi se non c'è se non c'è una foto se non c'è un'immagine morti possono dirci la mafia non c'è più come purtroppo alcuni politici in alcuni territori dicono sostengono e questa cosa va combattuta con i fatti Perché la dicono ha una massa di persone che magari non vengono colpite Dall'organizzazione mafiosa dal metodo mafioso da una Marsiglia che prende il dominio nei territori diventa un welfare mafioso e diventa quindi invisibile E soltanto le vittime di questo metodo mafioso lo sentono addosso e ne pagano le conseguenze ma non sanno portare al giudice la prova di quello che stanno vivendo perché non c'è il sangue non c'è la strage Non c'è l'attentato e allora oggi come possiamo combattere la mafia oggi come possiamo afferrare la mafia portarla sui giornali raccontarla con il metodo giornalistico Con il metodo che di ogni giorno che i giornalisti di Palermo della Sicilia del Sud fanno di questo gruppo editoriale che fa ogni giorno e che cosa è raccontare i fatti documentando lì a prescindere da quello che giudizio alla mente può essere fatto perché bisogna ragionare sui fatti portare a ragionare le persone porterà documentare quello che per molti sembra normale ma normale non è Normale non è non è normale strizzare l'occhio di un candidato a uno che è stato condannato per Marta che sa che c'ha un bacino di voti Non è normale Non è normale per una questione civica sociale chiedere favori a persone che ti possono Tiezzi ergo la giudici arbitri di un'economia di una giustizia illegale Perché perché purtroppo a volte lo Stato che siamo anche noi ma anche lo Stato che nella burocrazia non arriva e non arriva per tanti motivi E quindi è normale che l'informazione ci sia per aprire gli occhi per aprire nuove strade per aprire al ragionare Ecco e ragionare che ci porta a combattere la mafia perché se tu ragioni se paralizza le cose non prendi le scorciatoie non prendi certe via di uscita che ti portano ad abbreviare Rispetto alle regole oggi la mafia rispetto alla domanda che mi facciano rispetto a trent'anni fa è cambiata E invisibile Perché la mafia il virus e il virus alle varianti e come tutte le varianti che purtroppo abbiamo iniziato a conoscere Ha bisogno Di un vaccino e il vaccino deve essere ricercato E bacino della lotta alla mafia da continuamente cambiato oggi dobbiamo andare alla ricerca di un vaccino per combattere la mafia che non è uguale a quella che era trent'anni fa E quindi dobbiamo essere vigilia letti solerti e quindi questa cosa cinese ci rivolge alla società civile i magistrati fanno la loro parte la fanno perché e devono percorrere del del percorre quelle linee obbligate che sono dentro il Codice penale il Codice di procedura penale E ci sono limitati il giornalismo no Il giornalismo rispettando i fatti nella correttezza dei fatti senza diffamare nessuno Deve portar via ecco a farvi vedere le realtà delle cose a farmi vedere che un welfare mafioso non è conveniente a farmi ragionare sul fatto che oggi a trent'anni di distanza Perché oggi favorisce ancora un personaggio mafioso come Matteo Messina Denaro Non è più conveniente e quindi questo fatto di continuare a favorirlo ore la latitanza è coprirlo non è conveniente per le persone che lo proteggono E quindi magari oggi un passo in più anzi un passo indietro Verso quel favoreggiamento potrebbe portare alla cattura all'arresto di questo boss latitante che è l'ultimo dei corleonesi rimasto libero Quello che ormai da stragista è diventato imprenditore è diventato l'uomo del welfare mafioso anzi è diventato quello che pensa Ai propri affari E questo il territorio non lo comprende però c'è esiste esiste l'abitante esiste e ricercato a trent'anni esiste è uno che ha fatto le stragi le ha fatte materialmente poi le ha pensate nel novantadue e nel novantatré quindi questo deve essere memoria quello che facciamo oggi lo facciamo ogni giorno e memoria E la memoria ci deve aiutare a combattere la mafia e la memoria e bellissima perché come Lorenzo come tutti gli altri suoi amici è come tutti quelli che verranno prima o dopo di lui la memoria porta Porta che cosa a dire che bisogna seguire delle regole è purtroppo non sempre questo viene rispettato quindi cambia la mafia è cambia pelle cambia modalità e noi dobbiamo anche lì sfere in quella nuova modalità spero soltanto che per quello che ci compete i giornalisti ecco c'è chi anche arriva in ritardo rispetto alla regola va bene Anche questo va detto Anche chi non segue le regole arriva in ritardo bisogna ospitarlo quindi ecco noi facciamo facciamo questo nel nel nostro nel nostro lavoro non siamo poi nei giudici non emettiamo sentenze non facciamo ordini di cattura nordici di custodia quattro cautelare Cerchiamo di fare del nostro In modo la miglior modo possibile il lavoro di informazione Io da poco da pochi mesi ho la responsabilità di guidare un giornale che vive da sessantasette anni è un giornale che è sempre stato al fianco dei diritti civili delle battaglie culturali e sociali delle battaglie contro la mafia è stata accanto di Falcone e di Borsellino è stato è stato pongo il giornale che ha raccontato il dietro le quinte delle stragi Ha raccontato i fatti che i magistrati che vedo qui davanti hanno istruito e le analizzati è un giornale che continuerà nella linea che sessantasette anni fa Eugenio Scalfari Carlo Caracciolo Il fondatori dice di questo gruppo Editoriale hanno dato e continuerà a esserlo per difendere una società che vive di valori le società del vivere Del del senso civico e che rispetta le regole ma soprattutto una società che vuole vivere libera dalla mafia grazie Un non ma la primo momento che ricordo quella sera la sera stessa al telegiornale ricordo il il senso di di stronzio Soprattutto i miei genitori o forse al quindici anni o ancora Empoli staccato da questi avvenimenti non non credo di aver sentito immediatamente l'impatto Rossi non visto Lo ricordo fortemente la reazione dei miei genitori quella sera arrivando a scuola il giorno dopo Quando in classe c'era un'atmosfera di Credo che fosse un un desiderio di di di di potersi staccare in qualche modo alla realtà Quindi è rimasto il senso di disgusto Disgusto per per questa per questa efferatezza Che Brink negli uomini cioè Oggi non riuscirei neanche uomini a quel tempo La recinzione celebrare oggi forse gli è rimasta la loro e quella di via proprietà era in quei momenti nasceva il Il mio sentimento di grande supporto per l'azione di scatole azione di governo Peterson momento che ricordo benissimo Anche se staccato gli avvenimenti del ventitré e del ventiquattro maggio E quello di due mesi dopo quando Quando la mafia ripete Nel cielo pensa con giudice Borsellino perché mi trovavo I trovavo in in vacanza era era in piena estate crebbero con i miei genitori Lì vicino a quel punto il senso di disgusto al senso di incredulità Io vini soprattutto il mio malgrado al ed il senso di lo scioglimento E infine di rabbia I rami civiltà mi sono auto dichiarato a ambasciatore della mia terra In un certo senso identificando mi connessa con la sua storia la terra allora per terra la Sicilia a tre mila anni di storia Più la preistoria piangesse ricchissima ma tre mila anni di storia Storia e di arte storie di esplorazione storia di l'inventiva di genialità di di presenza strategica nel Mediterraneo una delle frasi Esterne Che sarà sempre legato alla Sicilia per quella le Gattopardo dobbiamo cambiare tutto perché tutto il resto uguale la Sicilia è una terra grandi i grandi compromessi e di grandi contrasti per questo non è cambiato forse non cambierà mai forse trent'anni fa alla criminalità era ancora vista come Il mio no il possibile una possibile strada inflessibile un possibile percorso di vita Mi piace pensare che questo questa mentalità sia si è venuta a credere Hulu E grazie anche al Luca Parmitano Per essere stato con noi questo pomeriggio questa sera da paterno il prima Eataly primo italiano a presiedere la stazione internazionale via spedisce un sessantuno e adesso un momento di emozione di musica di storia con un grande autore e attore che custodisce antiche memorie ma le rilegge nella sua lingua antica insieme originalissima graffiante con ruvida e con noi e anche lui ha un giovanissimo compagno di squadra Salvo Piparo il suo appunto delle stragi quando tunisino Virzì Prego Grazie grazie a salvarsi Questa è una storia vera E proveremo a dare voce Due palermitani che quel giorno si trovavano proprio lì Su quella strada su quell'autostrada Era una giornata di maggio eccetera Capurro Troppo Cavour Duilio Aiello Santo petto Santino l'acquedotto dei poveri il fontaniere Pallaro Aveva fatto un bel lottava aggio punti Sollazzo Pasqua le primavera il meccanico dell'Albergheria ma che cos'è questo trova giunto alla sua è un allarmismo l'allacciamento e così Pasquale acqua luce Una rissa fra tutti uguali se sbaragliato era contento Pasquale era troppo Conte Antonio leggerezza Santo Santo dico se Jobs Non è facile somigliava giocare venga studio contea giorni soprattutto annunciava tirato Nishi montare alla prova accecata andiamo a picchiare un bello giovati Idropark attivare un quello che aspettino andando a fare la fila lunga ruppe E fu così che quel giorno sarà netto salito su quel la Baggina turca papà lancia h effettui integra le rossa fiammante che tocca trecentoquaranta chilometri orari fumante San misero in autostrada e cominciarono a camminare camminare o camminare o no adesso Arash arancio poi sempre più forte arrivarono dove e come ronde allora che a pagare essere chiaro Subaru gelatinosa alle Adaro voce del verbo divertirsi erano diverse tutti a deve Prodi assai e fu così che al ritorno comincia a fare strada per ritornare a grandezza si misero in autostrada spetterà stavolta Pasqua le correnti Adesso a Pasqua le dunque la quantità la provava e seguenti parlo i cavalli scalpitanti Alla corsia di destra adesso con quella pagina andava la corsia di Fini strada Phoenix adesso grandezza frazioni ragazzi c'è però una volante si puntava tutto ero remixata accorreva corre ma corre Pasqua pane cotto propria realtà voi Arpagone Biava da quel Giancarlo replicava ora o trovarsi solo in tarda serata fissava c'era anche la volontà abbassa Sandro Polita e trenta adesso da quei venti rientra ma il trend fatto e gli ambiti le facce quando che continua proprio proprio ad accordare proporranno correrlo Caporetto adottando l'argento vivo Coco correvano nata autorizzata supera prova a cucire importanti è salito già proprio alle spalle quando doppia ad un certo punto entrarono dai propri una galleria perché folle dentro quella galleria Khalid zero Otto Un botto più forti ribatte Un botto che invece è scandita Un botto che inficia Santomanco Un botto causa dialogate Anna Ha già inviato rinforzi S Febbraro punirlo agire Poi Dopo quel botto ci fu il Silenzio Sono certo Mentre bisogna oltre la soglia del torrone E quel Silenzi Venne interrotto Da uno sportello lo sportello che la loro auto che adesso sia prima Era Santo che è uscita a quattro piani ora se toccava Andiamo bene razze pensava sul GP sogno bellico pago Petra sogno benevola Sarno Pepe Pasquale va be'cambiamo beve forse dirige vaiolo parlato assai Passaggio & soggiogato incalzante di una colate ventiquattro isolando Gabardi assentati Wenzel rinsalda promotore pene eretto un signore e fu così trattarlo saluto e Pasqua lesse tutta Brown inviare per vedere quel che c'era per avviare va per alleviare c'erano macerie andavo macerie c'erano debba ginestre presentando opere tutti rimanere terzo così tra degenze proprio per il bene va avanti basista lodata scandagliati tagliavano avvenuti prima tenerezza dei problemi già ma non So pazzo Deathstrike passavano per un'ambulanza praticavano fantasia tante anzi troppe mani troppo breve Totti per il teste padre Camposampiero nel bar proprio l'anno dopo il gol una Parlamento Sempre in Bankitalia avvoltoi batteva forte perché le partite polacchi ed ebrei boccette con il reclutamento correo perso a Dubai giallo dall'OPEC agreste atei probabile aggraziato E questo perché Falcone doveroso continui avvocato Saranno state usando il privato Tanto così rivendicato Lo dico io Ovviamente i parole commissionato Grazie Nota capo davanti alla porta Gabbo si perde un presepe Sconfessato o forse dovremmo dire per cui è stato Però non siamo ciechi E ci si dovrebbe turare il naso anche se siamo uomini che credono nello Stato Viviamo in una realtà alla quale cerchiamo di adattarci come le altre che si piegano sotto la spinta del male Quei per far fare Lonate e la sanguinaria età si fondono Baby Luna tranne quella barella oscene Saipem lirica e siamo tutti per tutti Qui negli anni hanno ucciso gli alberi migliori quelli con la schiena dritta dopo averli adularvi secondo copione hanno infangato il giallo dei limoni Hanno ucciso la nostra infanzia e ci hanno obbligati a crescere produttivo in fretta il come avremmo dovuto il risultato lo portiamo ancora sulle nostre facce dai video venti marcatamente duri tempi di una città padre saccheggia ma da uomini profondi ci sono tutti che Santelli marchiati E il portafogli chiosano dormire con la pipì accanto uomini hanno tra dedotte io è che alla sua tavola hanno mangiato Grottola Che ha voluto che si traveste quel telecomando al tritolo oggi è fuori Di Gian Lupo ricorrenza Richard Boucher alza anzi ci ha insegnato che si prendesse quel telecomando vuole e io Abacus salutò ecco ma intanto Lipobay nasce lo hai del percorso annuncio dei e da queste battute indennizzato dentro tutta gente Testata sapientemente chissà dove incarna a perseverare per anni e pensare baro Dietro il segreto dello stato ebbe fine racconta Luca neo bollette c'è tecnicamente macchiate nel fango Che al posto del cuore Allocca Interbanca staccata essi sanno Zampollo poi pure portichetto FVG Patta altro io lo so E se potessimo guardare dentro al nostro cuore Ci troveremmo lì con una fiammella gesso una fiaba Piero Sraffa Grazie Emilio Pizzi Duilio salvo diciamolo ok Duilio quali strumenti star di soli quattordici anni è tuo grande compagno di squadra siamo nelle tue mani Duilio Lorenzo Duilio grazie grazie di cuore Grazie di cuore e commessi Come si passa dall'orrore delle stragi Al riscatto morale L'esercito di maestri l'abbiamo detto tante volte ma poi la cultura naturalmente la letteratura il cinema il teatro Tutto quello che ci infiliamo tutto quello che parla e allora Un momento molto bello voglio imitare subito il nostro caro Mario dichiara il responsabile della cultura di Repubblica a Palermo con due bellissime ospiti Stefania Auchi Scrittrice amatissima la leonessa difficile tradotta in oltre trenta Paesi nel mondo Epifano l'altro pezzo autori scrittore regista attore Perché questo è il nostro compito il signor pace che abitava insieme prego Grazie a tutti Stefania Pier Francesco sono fanno parte di una schiera nutritissimo di persone che a me piace chiamare lo diceva poc'anzi Parmitano ambasciatori di Sicilia sono loro due erano due ragazze erano studenti di ultimo anno se non sbaglio quel ventitré maggio con Sono passati trent'anni si sono presi Un ruolo importante nel panorama nazionale e non solo e come loro tanti altri giovani che avevano vissuto quel ventitré maggio e adesso sono anch'essi ambasciatori di Sicilia Stefania uscì l'ha detto Concita autrice di un bestseller da tantissime copie non voglio dire quante E Pier Francesco ha esordito al cinema con un film che era Centrato sul suo personale sentimento antimafia che ora ci racconterà appunto come è nato perché torniamo appunto a voi ragazzi del ventitré maggio novantadue in che modo Stefani e per Francesco quel giorno è stato per voi spartiacque brevissimamente Brevissimamente diciassette anni hai la testa tutt'altro nel momento in cui arriva un'azione del genere al momento in cui ti confronti con le immagini di di un'autostrada saltata per aria non puoi non non cambiare non puoi non aprire gli occhi a renderti conto che tutta quella parte di realtà che pensavi che non ti appartenesse di fatto e anche duetti coinvolto in prima persona Per Francesco il Larturo del tuo film invece forse nasce quel giorno beh sì Dico sempre in una in realtà il novantadue era l'anno della maturità quindi io finivo la scuola Vent'anni perché ritenuta il terzo anno perché sono uno che approfondisce E sono e se io fossi stato di Civitavecchia di Ancona al novantadue sarebbe stato l'anno della liberazione per me Però siccome non sono diede ancora Civitavecchia per fortuna o per struttura Sono di Palermo l'anno nel novantadue l anno del cioè per me come credo che per tutti c'è un prima e dopo il novantadue io credo che se si se non avessi avuto vent'anni cioè avere vissuto quel momento ha vent'anni Titini abbia completamente formato Quando vivi quella cosa cinquant'anni incontrò andò via vent'anni risente alzato contro il mondo segna poi ovviamente neanche l'indole perché non è che tutti ventenni i miei coetanei palermitani sono i trattati come me però sei quelli della sicuramente il segno e quindi anche i piccoli è è stato una sfortuna estesi però forse anche una fortuna Perché è una responsabilità ecco la responsabilità forse la parola giusta nel senso che siamo stati costretti a crescere come cittadini a migliorare come cittadine Stefania tu oltre che scrittrice sei insegnante quindi ai un osservatorio privilegiato su la nuova generazione il fatto che questa nuova generazione a differenza vostre non sta non abbiano vissuto quell'orrore in qualche modo secondo te li rende li potrebbe rendere meno sensibili o al contrario sono talmente informati Hanno avuto talmente tanti racconti che invece magari abbiamo preparato Una nuova generazione attrezzata da questo punto di vista Qualcosa con la mano C'è un problema di fondo noi abbiamo vissuto l'esperienza della di quel ventitré maggio come se fosse il nostro personalissimo undici settari Pista diceva benissimo c'è un prima e c'è un dopo c'è un momento in cui tu hai la testa alle stata c'è il momento in cui subito dopo ti trovi in una in una terra in guerra io non non ho mire mostrava nell'epoca stavo ancora A Trapani non a Palermo quindi questa distanza segnata da questo evento così così radicale su di me ma su tutti quelli della mia generazione ho avuto un peso più o meno rilevante più o meno forte Ed è qualcosa con cui nel tempo negli anni abbiamo dovuto necessariamente fare i conti il problema Legato al come i ragazzi di oggi quelli che hanno quindici quattordici dodici anni stanno vivendo questi eventi perché purtroppo mi duole dirlo C'è molta retorica nel racconto di queste vicende c'è molta a molta sovrapposizione di idee di principi di incapacità da parte degli adulti di comunicare nel modo corretto quello che è avvenuto E io lo vedo anche da un un sottile punto di vista del fatto che spessissimo un po'come accade per la giornata della memoria nel caso della della liberazione di Auschwitz quindi ventisette di gennaio accade che escano solo quegli articoli e accade crescano quei libri che vengono considerati però a quelle date a quel periodo per tutto il resto spesso questo tipo di narrazione scompare Quindi i ragazzi vivono l'evento la data ventitré maggio come giornata in cui bisogna preparare il cartellone bisogna fare l'attività con la scuola Ecco questo secondo me è un grosso errore è l'errore che ne stiamo compiendo che si sta compiendo da parte di molti perché si è persa la sensibilità passando il tempo come è normale che sia parla passa anche la capacità di trasmettere il disagio il dolore la difficoltà La pena che noi abbiamo provato in quegli anni E venti che raccontano Quello che è accaduto devono essere eventi mirati a far svegliare le coscienze di questi ragazzi è indicare loro in maniera esplicita in maniera anche molto forte Che la mafia non è qualcosa che riguarda i loro genitori ed è una ricordo da perpetrare da portare avanti la mafia qualcosa che appartiene purtroppo il nostro territori di viva anche oggi perché possiamo fare tutti i proclami del mondo Ma la mentalità resiste e insiste si è soltanto nascosta ha cambiato faccia sì ha cambiato forma sì ma esiste e resiste e quindi forse se da una parte è stata portata avanti un determinato tipo di al racconto della mafia che evocativo che ricordava che Porta A raccontare quello che è avvenuto probabilmente il lavoro da fare più una lavoro di tipo educativo alla base nelle scuole e nelle famiglie nelle scuole e purtroppo si è soltanto la memoria della data non più la memoria della lavoriamo sulla su su sulla prepotenza né io appunto lavora in una in una scuola che non è semplicissima ecco mettiamola così Il concetto quello su cui ci battiamo tantissimo sia io che i miei colleghi e il non fare passare il messaggio che il tracotante più forte non fare passare che il messaggio che se c'è qualcuno che buttava sega fuori dalla finestra sto parlando di un fatto effettivamente verificato si Cioè deve esserci chi dice Chi è stato a buttarla quella sedia fuori dalla finestra e non deve sentirsi risultare prese non definito cornuto e sbirro perché a quel punto vuol dire che tu non crede non capisci il valore e l'importanza non di una parola di cui spesso ci si riempie inutilmente alla bocca che la parola legalità non si capisce il valore del rispetto della regola la regola e per tutti La regola vale per vivere meglio insieme in collaborazione quello che tu hai posto averlo anche io E si è appassionata bravi Torniamo al tema ambasciatori a me mi piace ambasciatore di Sicilia piace chiamarli così Dicevo poc'anzi appunto che siete diventati in tanti nel mondo nel teatro nel cinema nella letteratura nella musica A portare avanti un forse una Sicilia diversa in qualche modo siamo siete riusciti a costruire un'immagine diversa della Sicilia Avete costretto il resto Italia guardarci con occhi diversi Questo lo spero però in realtà quello che dico sempre che non è se noi siamo stilistici vogliamo di dare questa carica degli ambasciatori senza io poi girato un film come attore a Palermo momenti passabile felicità Quando giravamo il film ci fermano per strada E ci diceva che quando tutti in un film a Palermo Di solito veniva di Castagna però adesso non più credo Ringraziando il cielo è una simpatica famigliola che saluto perché sono usciti da casa dal carcere quindi tante belle cose tanti saluti ci vediamo domani a capace non credo che vengono i castagni E nove quando ti ferma questa rete sinergico insieme ti dicono ma che stimo stai girando etnici Momenti di trascurabile felicità e la risposta è non l'ho visto la prima cosa che mi sia permesso girare assecondava sei siamo ma si parla di mafia con la come dire ed è in arresto no E e tutti con un sorrisetto ha finalmente però quello che ti insisto nel dire che non è la bravura di del dell'ambasciatore siciliano all'estero o detriti se in quel caso dei lucchetti che di Roma Che ha scelto Palermo Pino perché i vorace di una felicità è sembrato di Palermo c'era la Procura nostra è che evidentemente la narrazione della città è cambiata E quei solamente si è grazie a a vari pezzi della società tra cui forse anche nel palermitani tra cui anche si tante varietà quindici anni c'è delegare la la io posso rappresentare la Sicilia ma se se in Sicilia si fanno le porcherie cosa faccio dove vado Se quindi realtà e è una cosa dedita all'interno di una costituenda noi questo dobbiamo capirlo Qui ripete io possa andare in giro per il mondo e parla bene la Sicilia ma se la presenza fisica sussulti far sì ci sono sottoserie inutile Palio sono un riflesso di quello che succede in questa Sicilia in questo pare in questo buco nella mia regione Sia lodato Gesù Cristo né tanto meno mi mi impediscono scusa Stefania la cultura è stata arma no non mi piace La nostra l'unica medicina di ripartenza in qualche modo Sì Vedi io penso una cosa quando io ero giovane ora sono diversamente giovane quando io ero giovane ricordo con precisione a Il il sentimento di grande rabbia che accompagno poco la messa in onda della Piovra girata a Trapani perché dico di rabbia perché la città la mia città che io amo profondamente e che Era comunque la città complessa per tutta una serie di motivi non si riconosceva completamente in quel tipo di racconto in questa in questo luogo così buio talvolta oscuro e e pieno di di omertà pieno di di un approccio finto malavitosa cessato per anni soprattutto in televisione questi da trasmetterei la l'immagine della Sicilia come terra di mafia Vogliamo parlare di Palermo sono andata a Palermo andata e ritorno a Palermo su Marte così che ne possiamo parlare per ore voglio dire Per anni abbiamo avuto mai questo tipo di racconto comunque abbiamo dovuto fare i conti necessariamente perché quello che per veniva trasmesso era l'idea della terra in cui si sparato cammini per strada e ti sparano Per fortuna questo è cambiato la cultura è intervenuta su questo non soltanto la coltura degli scrittori perché da qui veramente possiamo parlare di decine di scrittori che hanno lavorato per trasmettere l'idea di una Sicilia in cui si c'è la mafia ma non c'è solo la mafia C'è l'omertà anzi ma l'omertà può essere vinta passa il secondo me è stata fondamentale proprio l'esperienza di questi di questi due mesi terribili del mille novecentonovantadue e passata finalmente l'idea che i siciliani si sono visti allo specchio e si sono chiesti Molti non tutti Ma io sono questo Ma io sono quello che si guarda allo specchio et si gira la faccia dall'altra parte io sono quello che si può permettere di sentirsi additare come l'appartenente alla terra in cui salta in Nadia un pezzo di autostrada signori noi oggi ci siamo abituati A vedere queste immagini ma ricordi facciamo un attimo come dire ritorniamo un attimo indietro quel giorno ricordiamoci all'enormità di cinquecento chili di tritolo messi sotto l'autostrada che fanno saltare un pezzo di autostrada questo appartiene alle guerre a una guerra come quella in Ucraina noi abbiamo avuto sul nostro territorio una guerra e quel punto vuoi o non vuoi questi messaggi sono passati la capacità delle persone di guardarsi in faccia e dire Io non sono così io voglio dare un messaggio diverso A me fa piacere ricordare una cosa che nacque dal basso e qui chiudo mi mi mi taccio io vorrei ricordare le donne del Comitato dei lenzuoli cioè erano alla fine donne normali Erano madri di famiglia erano professionista erano insegnanti ma erano don ed è importantissimo ricordiamolo questo La rivoluzione di quegli anni è passata anche attraverso il ruolo e la voce delle donne che hanno saputo raccontare per prima una Sicilia differente non più quindi le donne custodi di un matriarcato in cui sì custodiva al suo interno un certo tipo di idea bella alla criminalità organizzato ma le donne ribelli le donne che hanno approvato la capacità di essere e di ribellarsi a una filosofia mentale che le metteva sullo sfondo Stiamo per chiudere Chi è meno giovane di voi oltre al Ventitré maggio novantadue al diciannove luglio novantadue ha vissuto anche l'estate di fuoco dell'ottantacinque ha vissuto oltre settembre dell'ottantadue ha vissuto il ventinove luglio dell'ottantatré Il giorno dopo tutti questi giorni tremendi è brutto dirlo però diciamo Palermo mi fa schifo dicevamo questo Ti fa abbiamo fatto pace con Palermo E se stimolato dalla dall'analista perché Nel senso che Non si può no convenzione con una città come Palermo non si fa mai pace E forse questo è un un segnale che nel senso che è sempre una città che ti mette e se impegnativo essere palermitani ripeto se ci si stima che fosse di Civitavecchia non so che problemi ci sia Civitavecchia Avrebbero sicuramente meno problemi essere palermitane impegnativo Si era detto cioè trasforma un detto che c'era tutti italiani devo essere onesti i palermitani di più Perché c'è la mafia Se noi abbiamo un impegno di più e e impegnativo e se per evitare se stessi che non c'è un incidente da fare fare alla fine riesce a fare pace Seat hanno numerici se ci tieni no sera ci tieni sì Se tutto vieni qua e pensi che davanti bene ti vai al mare poi te ne vai è il posto più bello del mondo però se ci tieni si può combattere Non ci fai la pace ma forse il nostro destino nella nostra generazione è così però quello che voglio professare scusate l'intimo prete che noi giustamente ricordiamo i morti ammazzati la parte finale la loro vita Io voglio professare l'allegria dell'antimafia perché io sono del settantadue ha scoperto realizzato in questi trent'anni di anniversario che sono nato ventisette anni dopo la fine a se non erro mondiale Non pensa di essere più giovane invece ventisette anni son pochi e permeazione avrà mondiale una cosa lontanissima oggi se nasce un bambino oggi sono passati trent'anni c'è per rischiamo che per lui Giovanni Falcone sia come per me Churchill Dubbi se se c'è una nuova generazione se cambiare così la mafia Ha un'evoluzione dobbiamo proprio cambiare linguaggio e ripeto io voi io non dopodiché c'è parlare soltanto del i come son morti E non non rendiamo giustizia queste persone doppio tornare indietro e raccontare da vivi la loro vita io andava nelle scuole dico tra studiata la vita di queste persone ma da vivi Perché Nella loro quotidianità nella loro quando ridevano quando scherzava gliela ma che ci sono state chimici il lo vedo quando va a lavoro dal consiglio al bambino perché ne e la loro straordinarietà era essere normale Boris Vian nel film mangia la sua passione Di Visco la ricotta al forno che confesso non è vero che Boris dichiarava asserviti sicura io amo risolvere con sottofondo l'ho detto alla moglie alla vedova di di Voli si chiama ma è veramente amava l'Iris ha detto no non lo sappiamo non importa Però Stajano immaginato però ENEL quotidiana si fossero così buone che sono sicuro che può esigere la Massese però è Nedo che dobbiamo a raccontarla con gioia Assumerà scommesse questi io quando vado a Palermo dico scende a Parma il venti maggio dico io vado a festeggiare Giovanni Falcone il quarto avanzavano quindi si era un rapido Benissimo anche perché mi sento dire che oggi oggi Como sarà domani è una giornata bellissima Perché siamo in tanti è in qualche modo ne siamo usciti Stefania uscì più avanti leggera uno suo intervento mentre adesso sarà Pif a leggere un suo messaggio una sua lettera i Grazie sì Poi posso usare questo microfono qua Ma hanno detto che ce la galla qua presente Cassano io non lo sapevo ero ho scritto una cosa Ma c'è anche Ferrandelli Dottor Totò Cuffaro c'è perché se c'è pure lo in imbarazzo perché sono i tre protagonisti grazie Insomma Ovvero a dire che Non dirò niente di nuovo Vorrà dire che non lo scritto scritto gli appunti che lo scritto che quando sento quando socio Totò Cuffaro alle elezioni del sindaco di Palermo mi agito quindi scrivo sta cosa Imerio e lo stesso mi diceva ma il bagaglio è suo il sia il meno tutto arrabbiato e poi infatti o sono degli appunti volevo dire che per eventuali querele io son difeso dal dottor Grasso Pietro detto Piero Il testo può io però così agitato l'ha scritto Lirio Abbate quindi per eventuali querele Io sono un attore interprete no Banche signor lei avvocato Orlando Cioè ma cosa ormai smesso di fare il sindaco lo sa e cosciente Nico può tornare a al Tre settimane va be'però la la querela gliela dettate dalla querela mi arriverà dopo tre settimane quindi a sua difesa da Orlando a Grasso Magari si spaventa Allora quando Milito nelle scuole a parlare di mafia alla fine mi fanno sempre questa domanda perché io vado Lai incenso no perché questo è giusto che sia sbagliato poi dopo quasi abili disse Mi fanno questa domanda cosa possiamo fare noi contro la mafia Chiara domanda giustissima difficile risponde decise tu citi due borse che avrà cosa possiamo fare noi contro la mafia Ora la domanda è si ha sempre la sensazione che una parte dei candidati a sindaco di Palermo sta domanda Non sa facciano non Megna sentita Ricordate che il caso mai per la querela io faccio la colletta anni Ora è imbarazzante ogni volta ricordare che accettare l'appoggio elettorale a Palermo di una persona condannata per reati legati alla mafia e moralmente discutibile E desolante ricordare ogni volta che ci sono elezioni a Palermo che accettai l'appoggio di una persona condannata per reati legati alla mafia Palermo è quanto meno un messaggio vogliamo dire ambiguo fuori luogo disgustoso vomitevole tacco fonico Caffè popoli Corno nel senso che sono male proprio capo politico in quel senso la E poi scusate sono molto offensive le giustificazioni Anche divertenti quelle l'anno scorso nell'ultima versione la più divertente quest'anno la giustificazione dice ma come Totò Cuffaro condannato a per far fronte per favoreggiamento alla mafia la risposta Se qualcuno ritiene davvero che un uomo non sia libero di dire come la pensa allora stiamo dicendo che è tornato il Medioevo Dottor pagarla Ne è stato anche rettore dell'università o mi sbaglio periodo storico e Palermo anni settanta Sì sì si usava usare gente un po' La sua sembra più una rievocazione storica più che una campagna elettorale Proposto un azione svolta perché non va in giro con Totò Cuffaro con i basettoni anni settanta e i pantaloni arcaico a zampa d'elefante così la fa pulita Però quello della non scorda l'ultima lezione era ancora più divertente la giustificazione che fosse Ferrandelli credo che si ricandida Ferrandelli Egli ama come ci si rese conto tocco faro Mitico Risponde io me la interpreta Inter però così non so se l'ha detto veramente così non importa da dove vieni importante e dove vuoi andare Genio Genio E io forme randelli non sorella è sempre la querela per Grasso l'avvocato corro perenne io un posto dove Bandar vincerò ma voi non ci andate atte a Totò Cuffaro non ci andate Avvertenze candidati sempre questo scritta Lirio Abbate da Soccorsa una voragine boh Io io mi posso candidare lezioni Sì io ho inteso di Rabat Chiunque ha credo che tutti si possano candidare Toto Cuffaro No Perché anche se è stato in carcere Per lo Stato italiano evidentemente così pericoloso per la democrazia ha detto tu finché campi non ti puoi candidare più parlando più E allora Mi chiedo ci se ci chiede sempre dire Abate Soltanto cioè soltanto un cretino può pensare che non ci sia niente di male avere Totò Cuffaro come alleato politico solo un cretino scemo E siccome Lagalla Ferrandelli tutti quelli Che hanno appoggiato che appoggiano che ben appoggiati dato costa a Totò Cuffaro non sono cretini Purtroppo perché la cartina di sarebbe un confortate cretino dice ma come lo tocco fa è cretino no siccome io sono profondamente convinto che loro non siano cretini purtroppo io la domanda che fa cioè cosa siete Cosa come vi viene in mente Se non siete cretini e siete intelligente io sono convinto che il signor Lagalla non siamo a più alto che sia più come me Che come Totò Riina come mi viene in mente come le viene in mente In attesa di una vostra risposta Sempre Orlando Domani ci sono c'è il ventitré marzo ci sono c'è l'anniversario E di tre maggio scusate scusate l'uso Totò Cuffaro per la pompa ove doma il ventitré maggio trent'anni anniversario Se lei non si vergogna di venire col suo alleato sto Cuffaro venga e giù se aperto a tutti Secondo me se lei viene con un suo giustissimo corretto alleato Totò Cuffaro si viene all'anniversario dei trent'anni la strage di Capaci riceverà un immenso Sentito enorme Vaffa Hancu uro mai norme Ma enorme quanto Dare cioè nel mare è poco questo non è detto che io le dico va fa un cumulo è secondo me c'è questo rischio Allora siccome io sono brava persona e lo dirò al giudice quando ci sarà la querela sono andato su mezzo punto it Domani ad esempio agibili Manna C'è un c'è il sole Perché non invece di di venire qua Vada agibili mandare un suo amichetto Totò Cuffaro Sì porte cannoli pure così si vede Gibin manda fate un picnic mette Noli crebbe col caldo poi ci mette la primina su Toto Cuffaro che devo è uno che ingrassa e dimagrisce dica sì quindi una pelle mi si spella e di divertite Se impedisce Lirio Abbate Concludo la verità è che forse arriva e che dobbiamo capire che fare l'appello ogni volta Al al al al ai candidati sindaci di Palermo al sindaco di Palermo è inutile è inutile perché non lo capisco non lo so questa la domanda allora medie giro la cosa a agli elettori hanno i palermitani faccio un appello hanno i palermitani per quanto voglia mandare con questa politica Per quanto quanto non ci siamo stancati non l'abbiamo capito non bastano le stragi non basta lo schifo che che che che viviamo ogni giorno vogliamo continuare a a sposare questa mentalità Questo è un appello che facciamo i palermitani quindi Dice con finisce dire Abate Il dodici giugno entriamo in cabina elettorale Ci facciamo la domanda che si fanno i ragazzi nelle scuole Cosa posso fare io contro la mafia Poi prendetene a matita fatti un bel respiro E votate chi volete Abell occorre come si dice per Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato Grazie veri prova Bellissime queste domande molto chiare Non hanno bisogno di nulla per il ventitré maggio però consentitemi questo saluto e torniamo subito immediatamente alla politica Consentitemi di salutare un ospite che doveva essere qui con noi per un piccolo impedimento non è riuscito è un giovane che domani compie trent'anni è nato il ventitré maggio del mille novecentonovantadue negli stessi minuti in cui si spegnevano Giovanni Falcone Francesca Morvillo Luigi nasceva l'ostetrica che stava accogliendo questo bimbo è scappato in lacrime era la zia di Vito Schifani Stamane su Repubblica una bellissima pagina intervistato Dario Miramar cieca Giorgio contorno ci ha raccontato la sua vita la scelta di scegliere gli studi in economia aziendale nel segno di quello che diceva Giovanni Falcone segui i soldi e ha detto però voglio leggere perché purtroppo non è Qui con noi è come se ci fosse Giorgio Che cosa farai richiede Romina domani ancora sotto l'albero come sempre lui dice come ogni anno ci sarò poi avrò la mia come un'orazione privata quando tutte le luci si spengono sulle manifestazioni Vengo qui privato alla stele sull'autostrada di capaci e quello il momento in cui stiamo io e lui da soli che ci parliamo un po'autori Giorgio contorno e grazie per essere stato con noi Torniamo alle domande dei primi fra la politica come vi viene in mente perché non ci pensate La politica da cui è scomparso dal cui Lessico è scomparsa la parola mafia e colpa o solo l'alibi della pandemia ora la guerra la terribile invasione Della Russia e l'Ucraina ne parliamo insieme a Carmelo Papa pongono ospiti importanti il vicesegretario del Pd Giuseppe Provenzano e la deputata di Forza Italia Stefania Prestigiacomo indaghiamo perché Prego qui prego grazie Eccoci qui per quello che non è non deve essere Untold più politico di vediamo già abbastanza televisione non è il luogo però è importante che la politiche anche in questo momento Dica la sua Poco fa l'intervento di di Maria Falcone non possiamo non raccoglie la provocazione di piffero Quanto durerà questa politica seminudo campagna elettorale appena avviato e sarà lunghissima Di qui è sparita la parola mafia E in cui sembrano perpetrarsi vecchie abitudini Della politica della politica siciliana soprattutto Stefania Prestigiacomo parlamentare da tanti anni di Forza Italia ex ministro a lei Dopo grazie e buona sera mi sento un po'nella fossa dei leoni no perché sono l'unico rappresentante invitato del centrodestra A questa bellissima manifestazione che però ha preso un po'una piega troppo da campagna elettorale però siccome io sono una grande ammiratrice di Pif lo perdono credo però che Per onorare in maniera seria concreta no no ragazzi state al maialino astrale veramente sbagliando state veramente sbagliando il per onorare in maniera seria la memoria Di Giovanni Falcone per farlo in concreto e non a parole dovremmo fare un attimo un passi in avanti e capire che la lotta alla mafia del benessere terreno non di scontro ma di incontro politico solo quando impareremo che la lotta alla mafia deve essere una battaglia di civiltà una battaglia di democrazia una battaglia di legalità assolutamente trasversale avremmo fatto dei passi in avanti Fintanto che invece antiche eremo addita Remo un partito o una coalizione gonne para mafioso guasto non farai bene dell'immagine né di Palermo né tanto meno della nostra Sicilia personalmente Per dare così si no no no Prestigiacomo No io porgo le vorrei continuare se il pubblico però è un po'più educato potete dissentire però lasciatemi esprimere il mio pensiero sono no ospita sono stata invitata più ospite di una va bene valutare lasciamoli parlare italiano impegnato piace andantino ecco grave miglior piace tantissimo perché evidentemente ancora a questo livello di maturità non è stato raggiunto e questo guardate limita l'immagine di quel tal meravigliosa città in antichi Bisceglie forse avremmo dovuto lasciarci alle spalle è un refrain che porta indietro nel tempo Io sogno come il direttore dell'Espresso dibattere la mafia esattamente come lei come lei come lei come lei e lei non mi può togliere questo diritto dopodiché Scusami Carmelo No io non come sai sono una donna ce e non non ha paura però credo che diciamo forse bisognava ricondurre un po'la discussione a quello che è l'importanza di questa discussione In vista Della giornata di domani che è una giornata troppo importante per rovinarlo per sporcare la con stupida polemica non ci sono polemiche solo solo punti di vista non apprezzo sicuramente una piega la campagna elettorale questo nostro punto it Boulez solo momenti di riflessione Grazie tanto per essere qui Con noi gradita ospite l'onorevole Prestigiacomo Giuseppe Provenzano dice segretario nazionale del Pd perché la parola mafia è sparita dall'agenda politica nazionale Ma io credo che la parola mafia non sia sparita però prima di iniziare lasciatemi dire questo io la penso diversamente da Stefania Prestigiacomo su tante cose però davvero chiedo a tutti in questo momento se posso Di fare questa discussione tra di noi nel Rispetto reciproco e senza insulti diremo delle cose molto diverso e probabilmente io e Stefania ma il bello della democrazia è proprio questo Io non penso che sia sparita la parola mafia ma penso che sia venuta meno quella tensione Che c'aveva mosso vedete io voglio ricondurre la discussione da dove siamo partiti Averno cult e colpito le parole di Lorenzo perché io il ventitré maggio del mille novecentonovantadue avevo la sua età o non hanno ancora compiuto dieci anni E questori andare sempre a ricordo personale lo facciamo tutti di dove eravamo cosa stavamo facendo il ventitré maggio del mille novecentonovantadue non è un elemento di vanità guardate è una cosa importante Perché quella strage quella dichiarazione di guerra lo Stato fu qualcosa che nella coscienza anche di un bambino Sembrò colpirci direttamente era un'ingiustizia che ci riguardava e quello è stato uno straordinario impulso morale è stato un momento in cui è maturata una coscienza civile anche un forte movente politico per tanti Dinoi E come vedi eccome essere venuti al mondo una seconda volta e questo ha riguardato anche lo Stato italiano però perché da quel ventitré maggio del mille novecentonovantadue da quel diciannove luglio del mille novecentonovantadue ha cominciato non so c'è Piero Grasso un po'no è andato via un percorso a diciamo di riscrittura anche di una sua costituzione materiale a cui mancava un titolo che era quello dell'antimafia E invece grazie al sacrificio grazie alle intuizioni straordinarie investigativo operative di Giovanni Falcone lo Stato ha reagito lo Stato ha reagito e grazie a quello grazie al sacrificio di tanti uomini delle istituzioni oggi possiamo dire che la mafia non ha vinto ma se Roma chiama vinto la mafia non ha nemmeno perso e non è meno pericolosa se non uccide più e allora io voglio davvero riprendere le parole di Maria Falcone Io credo che la lotta alla mafia ce l'ha insegnato un uomo di cui quest'anno abbiamo celebrato anch'io anche stavolta un anniversario tondo i quarant'anni dall'uccisione Pio la Torre La battaglia contro la mafia non è solo una battaglia per la legalità però battaglia per la democrazia Piano Battaglia per lo sviluppo è una battaglia per liberare le persone dal ricatto del bisogno E noi abbiamo veri la memoria di tutti diceva a me Maria Falcone e nessuno può togliere il diritto a nessuno di rivendicare questa memoria per condivisa Ma noi dobbiamo discutere anche scontrarci eventualmente sugli atti che bisogna compiere per onorare quell'impegno che dalla memoria discende e allora per esempio Questa nuova stagione di investimenti pubblici il PNR Andava accompagnato il varo compagni ATO con un grande piano di lotta alla mafia Perché Diciamo le cose da fare sono tante e non sono tutte legate all'azione repressiva dei magistrati e delle forze dell'ordine e questo è stato l'errore che la politica compiuto in questi anni a mio avviso noi abbiamo eretto un recinto di azione penale antimafia che tutto il mondo ci invidia ma noi adesso dobbiamo uscire fuori da lì passare dalla repressione alla prevenzione Significa per esempio che bisogna mettere le istituzioni con le carte in regola come diceva Piersanti Mattarella significa fare in questo momento la battaglia contro la mafia in Sicilia nel mezzogiorno e in tutta Italia vorrei dire Significa fare dei piani sui rifiuti che consenta un'economia circolare che liberano quelle settore dagli interessi opachi e molto spesso mafiosi che si annidano Significa per esempio che nel tutta la filiera degli appalti e abbiamo cominciato a farlo bisogna mettere delle regole chiare sul lavoro sulla sicurezza sul lavoro sulla qualità dei contratti dei lavoratori perché questo significa garantire legalità in quei processi c'è bisogno da di fare molto c'è bisogno di fare tutti di più io credo che la politica Diciamo abbia fatto dei passi avanti in termini di consapevolezza di quello che è successo in questi anni ma se poi guardiamo nella realtà concreta Scopriamo costantemente capitato Apeca pilota medi stare in Consiglio dei ministri i conti i ripetuti scioglimenti di consigli comunali per mafia E per questo noi dobbiamo fare di più quello che abbiamo fatto fin qui non è abbastanza se la mafia no la mafia non ha vinto ma non ha ancora perso e se non ha ancora perso io credo che questa parola l'impegno che dovremmo assumerci Per non rendere retorico e per non partecipare a quella ipocrisia che dietro la re la retorica si nasconda eh Prendere un impegno davvero tutte le forze politiche noi lo faremo la nostra per la nostra parte di riportare in cima ai nostri ferita questa parola antimafia La Sicilia non è Sono terra di mafia è stata evidente soprattutto terra di antica grazie pensano Ha toccato un tema importante il pm RR che destina alla Sicilia decine di miliardi di euro ce lo stato di allerta delle forze dell'ordine la magistratura La sensazione che si ha e che non esistono appunto gli strumenti per Impedire non o quanto meno che non sia sufficiente gli strumenti per impedire infiltrazioni mafiose ecco in questo governo che entrambi i vostri partiti sostengono avuto a sta affrontando delle emergenze epocali La pandemia prima una guerra nel negli ultimi mesi Si può dire che è un po'un po'distratto forse da questo su questo su questo aspetto notevole Prestigiacomo no la legislazione sembra essere ferma la legislazione antimafia sembra essere ferma più la torre insomma l'ottantadue si può fare di più Ma la legislazione non è ferma quell'epoca sono stati fatti anche degli altri interventi molto molto importanti Ricordiamo ad esempio proprio per onorare la memoria di Falcone che fu lui a ispirare la convenzione delle Nazioni Unite sulla criminalità transnazionale che si tenne proprio qui a Palermo e che è stata ratificata dal governo di cui io facevo parte Nel due mila sei uno strumento importantissimo di coordinamento internazionale per la nota tutte le mafie Il punto è uno che noi negli ultimi anni se vogliamo essere onesti adesso io sono Serenissima credo che una discussione anche con punti di vista Diversi possano arricchire tutti noi perché i punti di vista diversi ci sono ma non su questo tema L'Antimafia come noi l'abbiamo vissuta negli ultimi anni è stato un antimafia parolaia inconcludente io ho fatto parte per una parte della precedente legislatura anche della Commissione antimafia Quella Commissione che ha visto interrogato montante Antonello montante interrogato da un parlamentare del partito democratico che si chiama Lumia che era membro della commissione Antimafia allora Tutto questo a allontanato l'interesse dell'opinione pubblica da questi argomenti ma ovviamente Non significa che lo Stato ha abbassato la guardia assolutamente no Certamente la mafia dopo i colpi inferti dopo le stragi sì è un po'inabissata no ma nessuno di noi pensa e che sia stata estirpata al contrario io penso ad esempio che in materia di estorsioni e di controllo del territorio la macchina sia ancora presenti stima e credo anch'io che dal punto di vista diciamo degli appalti occorra una maggiore vigilanza ma non ci dimentichiamo che è stata fatta un'agenzia anticorruzione che deve servire proprio a vigilare sul rispetto della legge sugli appalti allora io non credo Carmelo che la lotta alla mafia sia un problema di carenza normativa non la nostra legislazione finalizzata al contrasto Delle mafie è una legislazione avanzatissima non a caso ad esempio il quarantuno bis e no che il carcere duro per i mafiosi è considerato ancora temuto in tutti i battelli che ciclicamente vengono fuori se ne chiederebbe allo Stato la sua abrogazione o una sua attenuazione Io credo che tutti gli strumenti investigativi sofisticati le nuove tecnologie i troiana no abbiamo ne ho fatto tantissimi passi in avanti servono anche a inquirenti un po'forse più attenti a guardare laddove si muovono I flussi di danaro che fu proprio questa l'intuizione di Giovanni Falcone quindi io penso che noi quello che dobbiamo Fare Lo diceva all'inizio la nostra presentatrice memoria e impegno cioè non non non smettere di parlarne più purtroppo Ripeto un antimafia forse quella di cui parlava anche Sciascia è stata deleteria per la lotta alla mafia quella vera che appartiene a tutti noi è ricordiamoci anche che le mafie non hanno confini La mafia non è un problema che riguarda solo la nostra regione il rischio di infiltrazioni è un rischio che riguarda a Lombardia e l'Emilia Romagna Non soltanto il Mezzogiorno questo ovviamente non è una conservazione vuol dire che dobbiamo contrastarla Ogni giorno è senza confini quindi avere uno sguardo un po'più ampia un solo una puntualizzazione perché qui gli inquirenti lo sappiamo bio qui in prima fila riferiva quali finanza magistrati fanno davvero tanto proprio sul Firth sul controllo dei flussi finanziari la loro battaglia quotidiana ne siamo testimoni Provenzano Però Stefania tu parlavi della critica all'Antimafia ricordiamoci che se noi ancora non l'abbiamo sconfitta perché persistono e persistono soprattutto nei territori di nuovo insediamento della criminalità organizzata Arie di contiguità e di complicità con le quali noi abbiamo il dovere tutti qualsiasi forza politica di qualsiasi orientamento politico di esprimere il massimo della Tourette sapete l'intransigenza perché questo è quello e la prima cosa che serve per dare un segnale preciso alle mafie perché la politica ha bisogno di regole ma ha bisogno anche di simboli Io penso invece che sul piano delle regole ancora alcune cose vadano fatte fuori dall'azione penale fuori dalle regole del processo penale Noi abbiamo la necessità di riconoscere come lavorano le nuove mafie lavorano non è vero che non lavorano con la violenza perché la violenza la esercitano sempre ma lavorano soprattutto con la corruzione E sul tema della corruzione io credo che noi ancora possiamo fare dei passi avanti Anche dotandoci di regole più semplici con le nuove tecnologie in grado di incrociare i dati perché oggi noi l'abbiamo visto diciamo con la guerra in Ucraina Gli oligarchi russi li abbiamo presi sapevamo dov'erano E allora se segui il denaro eseguì l'illecito arricchì mento cioè quello che non è motivato beh allora tu forse lì poi andare a ritrovare altre aree di contiguità E poi chiudo perché so che tardi su questo io penso però che davvero cioè noi dobbiamo fare di più come politica qui è stata accusata una parte politica allora io faccio una cosa dico parlo per me Per la mia parte politica Nel corso degli ultimi mesi Concita Sannino lo sa nell'area napoletana Sono stati sciolti diversi Consigli comunali tre fa orrore quello che dice alla deriva in questi consigli comunali Era avevano una maggioranza di centrosinistra Lei però a Napoli c'è un giovane segretario provinciale Che quel pezzo di partito democratico che secondo inchieste che ancora si devono fare al di là del giudizio della magistratura Era sospettabile di un'aria di continuità e di complicità li ha cacciati comporta perché questi sono i segnatevi che la politica deve dare e allora io voglio dire su questo fuori dalla polemica elettorale Anzi Io vorrei che ne discutessimo del futuro della Sicilia Non di un ritorno al passato di personaggi che meritavano di essere accantonati e che probabilmente non contano più e non conteranno più ma c'è un solo modo per spegnere le polemiche dire tutti con chiarezza Con la forza che i voti dei mafiosi i voti degli amici dei mafiosi i voti di quelli che avevano favorito dei mai piovosi noi non li prendiamo noi non li vogliamo perché questo è il messaggio che tutta la politica di qualsiasi orientamento Ideologico Quasi dove l'incolpata obiettori psicologico abbia Deve lanciare perché abbiamo bisogno di simboli perché se cadiamo la soglia se abbassiamo la soglia di ciò che noi riteniamo non sul piano giudiziario ma sul piano politico Come censurabile come impresentabile sul piano politico e allora noi stiamo commettendo un errore io lo dico con questa Frase che voglio ricordare che non è di Giovanni Falcone ma è di Paolo Borsellino di suo fratello Paolo Borsellino Se noi abbassiamo quella soglia In un momento complicato come questo in cui si sommano due cose Due cose nelle quali le mafie hanno sempre lucrato la sofferenza sociale ma grandi opportunità di arricchimento per alcuni contanti soldi che arrivano be'queste due cose insieme quando ci sono queste due cose insieme noi abbassiamo la soglia dell'attenzione Della nostra intransigenza be'allora in quei contesti può tornare quel puzzo di compromesso morale come diceva Paolo Borsellino Che è la base nella quale poi le mafie proliferano e vincono e allora è vero che la politica non si può fare solo con la morale come bene detto però c'è uno scrittore che diceva queste riceva la politica non si può fare con la morale ma nemmeno senza Grazie all'onorevole Provenzano grazie perché si trovano per la loro testimonianza per aver accettato l'invito di Repubblica Grazie grazie a voi stiamo andando davvero grazie di cuore Carmelo grazie alla deputata Prestigiacomo al vicesegretario Provenzano stiamo andando verso una fine amara Alla pazienza oltre che all'arte all'immenso talento di Leo Gullotta ancora grazie ci legge Un brano del discorso di Paolo Borsellino alla biblioteca di Palermo era solo il venticinque giugno sarebbe stato ucciso con i novanta chilogrammi di esplosivo in via D'Amelio il diciannove luglio prego Leo Vi ricordo Un passo del discorso di Paolo Borsellino alla biblioteca comunale di Palermo Casa professa il venticinque giugno del mille novecentonovantadue poche settimane prima della strage Ho letto giorni fa ho ascoltato alla televisione E in questo momento i miei ricordi non sono precisi Un'affermazione dei Antonino Caponnetto secondo cui Giovanni Falcone Cominciò a morire nel gennaio del mille novecentottantotto Io condivido questa affermazione di Caponnetto con questo non intendo dire Cascioli perché dell'evento criminoso avvenuto a fine maggio per quanto io possa sapere qualche elemento che possa aiutare a ricostruirlo e come ho detto nel riferito all'autorità giudiziaria Non voglio dire che cominciò a morire nel gennaio del mille novecentottantotto né che questo Questa strage del mille novecentonovantadue sia il naturale epilogo Di questo processo di morte Però quello che ha detto Antonino Caponnetto è vero perché oggi è tutti ci rendiamo conto di quale è stata la statura di quest'uomo Ripercorrendo queste vicenda della sua vita professionale ci accorgiamo Come in effetti il Paese lo scatto la magistratura Che forse ha Più colpe di ogni altro Cominciò proprio a farlo morire il primo gennaio del mille novecentottantotto Se non forse L'anno prima In quella data che Oro ora ricordato Leoluca Orlando Cioè quell'articolo che Leonardo Sciascia sul Corriere della Sera Che bollava me Come un professionista dell'antimafia Amico Orlando come professionista della politica nell'antimafia nella politica Ma nel gennaio del mille novecento ottantotto Il Consiglio superiore della magistratura Con motivazioni risibili Preferire a Giovanni Falcone il Consigliere Antonino Meli Giovanni Falcone Dimostrando l'altissimo senso Delle istituzione che gli aveva e la sua volontà di continuare comunque a fare il lavoro che aveva inventato nel quale ci aveva tutti trascinato Cominciò a lavorare con Antonino Meli nella convinzione che nonostante lo schiaffo datogli dal Consiglio superiore della magistratura e che avrebbe potuto continuare il suo lavoro E continuo a crederlo Nonostante io che ormai mi trovavo in un osservatorio abbastanza privilegiato Perché ero stato trasferito a Marsala e quindi guardavo abbastanza dall'esterno questa situazione Mi fossi reso conto subito che nel volgere di pochi mesi Giovanni Falcone sarebbe stato distrutto Approdò alla Procura della Repubblica di Palermo dove a un certo punto ritenne nelle motivazioni Le riservo quella bande di espressione delle mie convinzioni che deve in questo momento essere indirizzata verso altri ascoltatori ritenne a un certo momento e non poter più continuare ad operare al meglio Giovanni Falcone e andato al Ministero di Grazia e giustizia E questo io posso dire sì prima di essere ascoltato dal giudice non perché aspirasse A trovarsi a Roma in un posto privilegiato non perché si era Innamorato dei socialisti nomi perché si era innamorato di Claudio Martelli ma perché a un certo punto della sua vita ritenne Da uomo delle istituzioni Di poter continuare a svolgere a Roma un ruolo importante e nelle sue convinzioni Decisivo con un riferimento alla lotta alla criminalità mafiosa Il suo intento Era questo E l'organizzazione mafiosa Non voglio esprimere opinioni circa il fatto se si è trattato di mafia e soltanto di mafia Ma di mafia Si è trattato comunque E l'organizzazione mafiosa Quando ha preparato ed attuato l'attentato del ventitré maggio L'ha preparato ed attuato proprio nel momento in cui a mio parere si erano concretizzate tutte le condizioni perché Giovanni Falcone nonostante la violenta opposizione di buona parte del Consiglio superiore della magistratura era ormai a un passo secondo le notizie che io conoscevo che gli avevo comunicato e che egli sapeva e che ritengo fossero conosciute Anche al di fuori del Consiglio al di fuori del Palazzo Era ormai a un passo Dal diventare il direttore nazionale antimafia Ecco perché forse Ripensandoci Quando Caponnetto dice cominciò a morire nel gennaio del mille novecentottantotto Aveva proprio ragione Anche con un riferimento all'esito di questa lotta che gli fece soprattutto per potere continuare a lavorare Boy possono essere avanzate tutte le critiche Se avanzate in buona fede E se avanzate riconoscendo questo intento di Giovanni Falcone Si può anche dire che si prestò alla creazione di uno strumento che poteva mettere in pericolo l'indipendenza della magistratura si può anche dire Che per creare questo strumento E gli si avvicinò troppo il potere politico ma quello che non si può contestare è che Giovanni Falcone In questa Sua Brad brevissima esperienza ministeriale lavorò soprattutto per potere al più presto tornare a fare il magistrato ed è questo Che gli è stato impedito Perché questo Che faceva paura Grazie Grazie di cuore a uno speciale applaudono solo perché è sempre con noi corre appena lo chiamiamo ma forse l'unico stasera e che non si è preso un secondo di più opportuno e gli siamo grati subito qui una nostra bellissima firma del giornalismo giudiziario Salvo Palazzolo Con noi e con i nostri ospiti s'era buona sera Brasileira Piero Grasso il senatore Piero Grasso già presidente del senato appartiene alla storia del maxiprocesso Alla storia della lotta antimafia il procuratore Maurizio De Lucia il procuratore di Messina prego Con una serba è stata ripristinare chiacchierata allora un collegio bellissima in questo luogo e speranza il primo evento dopo in loco da un un saluto a tutti perché siete stati qui questo luogo di speranza Maria Falcone oggi mi ha ricordato le parole del Papa questo il luogo dove Don Puglisi si è diventato beato sia ognuno fa qualcosa nel messaggio rito pulitissimo e quindi è il messaggio che diamo a tutti E però se li vogliamo dare sì questo il cronista arrivato qui sul palco Concita mi sono accorto che anche un poi il luogo Dove ci sono anche gli incubi di Palermo mi sono ricordato che su questa strada qui davanti fuori Taricco Trent'anni fa il boss Spatuzza portò la centoventisei che doveva servire per Borsellino la consegnò in un garage dove c'era un uomo ancora senza identità sei novanta chili di esplosivo fatto Volevo chiedere al presidente Grasso che ha indagato a lungo Spatuzza è stato lui a lei a convincerlo a parlare Quali sono i risultati più importanti ottenuti in questi anni di ricerca della verità sulle stracci Intanto ricordando Spatuzza del suo racconto che ho avuto il privilegio di essere il primo ad ascoltare per cercare di porre rimedio al più grande depistaggio della storia giudiziaria italiana perché questo lo dobbiamo ricordare Ebbene proprio lui faceva quel questo percorso è arrivato a un certo punto dovette cambiare strada perché la staffetta che aveva ha davanti li avvertì che c'era un blocco un controllo di polizia della leonessa Al davanti all'Ucciardone quindi cambiano strada se portano compimento quello che loro compito di lasciare questa FIAT centoventisei Fiat centoventisei e quest'incontro con questa persona ben vestita che certamente non faceva parte di Cosa Nostra che aspettava in quel garage dove doveva portare bene Quando si pensa a questo e e che questa persona non è mai stata identificata e si pensa a un altro fatto che nella strage di Borsellino mi ha sempre fatto Riflettere su quella che e certamente una presenza esterna Come si dice una manipolatrice di qua Palermo una mano di fuori nel senso che poi dopo la strage Spatuzza viene chiamato viene chiamato dal colui che gli aveva dato l'incarico Giuseppe Graviano Il quale gli dice Abbiamo fatto un bel lavoro ne dovremo fare ancora cerchiamo di mettere un po'd'ordine nella nostra famiglia e quindi già del momento della strage di Borsellino c'è un programma stragista così come si intravede Certamente qualcosa di estraneo nel momento in cui il diciannove luglio delle persone vestite con l'abito scuro e cravatta sono fra i rottami di quell'inferno di via D'Amelio a cercare cosa cercare quell'agenda rossa in cui Borsellino aveva ha notato quelli che erano le sue impressioni le sue idee tutto ciò che aveva raccolto sulla morte del nostro amico e collega Giovanni Falcone beve queste cose non le possiamo trascurare non possiamo dire e poi c'è questa strategia che inizierà poi nel novantatré ma ci fa riflettere anche il fatto che la strage di Capaci era stata preceduta Dal qualcosa di e inspiegabile nel suo cambiamento perché Falcone dove essere ucciso inizialmente a Roma da un commando mandato proprio per nel rivendicare il suo omicidio come qualcosa fatta anche dai servizi segreti deviati profilo incerta parla in giornata Perché si doveva camuffare la sua morte invece dopo una una decina di giorni vede richiamato questo commando da Riina e dicono abbiamo trovato di meglio e i pentiti dicono che avevano parlato con persone importanti Allora la strategia cambia completamente da quello che dovesse un omicidio contro il nemico numero uno di Cosa Nostra si cambia la strategia E si mette il bollo su quella strage compiuta sul territorio siciliano certamente compiuta dalla mafia in cui di cui la mafia Gara poi la pronti per cui la mafia poi si avvarrà della possibilità di ricattare lo Stato dicendo che forse Potrebbero finire le stragi in cambio di benefici di risultati quindi c'è una strategia chi A fa cambiare questa strategia queste persone importanti che aveva contattato arriva chi sono ma perché non venite fuori perché finalmente non mostrate il vostro volto per farci capire E farci arrivare a quella verità che un paese democratico deve avere la dignità di raggiungere come il nostro e di conoscere è un appello molto importante presidente Grasso non possono confidarle una frustrazione non inviati sono troppi anni chiamiamoli comuni sciolti e comuni sciolti per infiltrazioni mafiose per condizionamento mafioso Tante ne abbiamo contate grazie Ai nostri amici prefettizi a ai trent'anni praticamente della reale applicazione della legge sullo scioglimento trecentocinquantacinque tutti i casi ovviamente India moltissime le nostre regioni del sud alcuni voglio ricordarlo quattro volte sciolti Lei che da giudice conosce la profondità della penetrazione criminale E da politico conosce i limiti della politica come è possibile che la politica non voglia fare questa selezione di classe dirigente e beninteso non voglio dire al nostro pubblico riguarda lo ha detto anche Provenzano Molti settori del centrosinistra anche o casi clamorosi nella Politano di cui ci occupiamo danni perché ancora questo dopo trent'anni da capaci Allora intanto più che la politica sono gli elettori che devono cambiare devono mostrare di non gradire più quel sistema era che rivelare sì ma è un clistere ma un sistema clientelare perché stiamo attenti che certe volte gli ho pensato che mantenere le persone nello stato di bisogno sia una strategia sette Gia della mafia strategia della politica una strategia che porta le persone a dovere chiedere Per potere poi avere promesse magari non mantenute e allora e questo il cambiamento che bisogna fare cioè ma lo devono fare gli elettori adesso Io penso e la legge per lo scioglimento dei comuni per mafia ormai a Trovato i suoi limiti Perché son cambiate anche le istituzioni a cui viene applicata il consiglio comunale il sindaco a ormai hanno funzioni diverse Il problema sono i funzionari comunali molto spesso il l'anno di ricevere quella legge allora L'un anche un commissario che viene mandato che sostituisce Diciamo gli organi del sin da quello non può licenziare chiaramente coloro che il rimangono fedeli a quel sistema clientelare E anche se temporaneamente vengono sostituiti quando poi si arriverà al momento del nuove elezioni ecco Più pur purtroppo devo dire Questi cambiamenti non si riescono talora bisogna intervenire certamente nel cambiare la legge perché bisogna tenere conto di questa realtà bisogna dare maggiori poteri prefettizi per potere Veramente eliminare la burocrazia mafiosa oltre che la politica mafiosa perché non dimentichiamo che la politica dalle direttive ma poi Chi le segue chi firma poi i provvedimenti nella nuova legislazione del consiglio comunale e qui bando dopo testimoniare e sono certamente altre persone i burocrati che vanno questi sì E molto spesso non ci sono gli elementi per indagarli non ci sono gli elementi per potere Avere le prove quindi con una indagine penale eliminarli Sia quel quell'aria grigia che vende tutto impalpabile però chi deve sapere sa e quindi dobbiamo combattere La mafia clientelare la politica clientelare dobbiamo cercare ma dal basso dagli elettori i legislatori devono Trovare nuove leggi per combattere questi fenomeni è bello essere qui perché siamo nel prato della speranza abbiamo detto al centro di due quartieri bellissimi ma che attraverso una falsa particolare la calza da questa parte e Brancaccio alla Calzia Brancaccio Sono ritornati alcuni boss scarcerati che non si rassegnano Volevo chiedere al procuratore Questi signori che pensano forse di ritornare in una Palermo anni Ottanta ottetto in una scuola forse bisognerebbe regalare un calendario a questi boss scarcerati per dire che non ritornano nella Palermo degli anni ottanta ma in una Palermo che è cambiata Perché nonostante arresti e processi questi boss tornano a delinquere E sembrano avere una forza importante perché Cioè intanto buonasera certamente hanno forza ma non certamente meno forza di trent'anni fa Da con questa storia di cui oggi parliamo E tragicamente nata e che però ha avuto uno sviluppo fatto sì di fremiti tentennamenti ma anche di enormi successi ho sentito parlare prima dell'importanza della cultura e ci sta tutta però io devo ricordare che questo dipende innanzitutto Da un'azione di continuità che hanno fatto le forze dell'ordine che hanno lavorato in questa città in questo territorio E dalla magistratura quella requirente e quella giudicante perché è stato ricordato qui sono state applicate le regole dello Stato di diritto e soltanto la regola dello stato di diritto E non sono poche le volte in cui i magistrati giudicante hanno detto di no ai magistrati requirente Quindi qui lo Stato ha funzionato ha dimostrato di funzionare e questo ha cambiato le cose ma naturalmente non le ha cambiate fin quanto noi aspiriamo che cambino La mafia è una struttura che esiste da centosessanta anni almeno è una struttura che ha una sua costituzione le sue regole e alcune di queste regole sono il controllo del governo del territorio e questo governo del territorio è stato esercitato per centocinquanta anni E i sudditi di questo governo del territorio sono abituati a cercare i loro dominatori non sono ancora in alcune parti di questa città uomini liberi che denunciano e che consentono la costruzione di quei processi fondamentali che servono a scardinare dal territorio Cosa Nostra E quindi quando i caprini i boss come li chiama Salvo Palazzolo escono dal carcere Si trovano in qualche misura in alcuni ambienti nello stesso territorio che hanno lasciato si trovano con commercianti che hanno come preoccupazione quella di cercare colui con il quale mettersi a posto queste sono forse chiaramente più difficile da scardinare Che che consentono ancora Cosa Nostra di essere forte ripeto non è la forza che aveva ma è la forza di chi sa che può comunque contare su un territorio che ancora l'aiuta Questo è probabilmente il più grosso dei problemi che sul territorio dobbiamo affrontare chiederci perché non si denunciava l'estorsione dipende dal fatto che i mafiosi vengono ancora percepiti in qualche modo vengono cercati Dissi che cerca per mettersi a posto sul pezzo ricerca per ricevere favori si è pronti ad offrire qualche cosa Agli uomini di Cosa Nostra che sono ancora in circolazione questo è uno dei temi sui quali noi dobbiamo continuare a confrontarci e per farlo naturalmente abbiamo bisogno di alcune cose La prima dico solo questo sono gli strumenti è vero che noi abbiamo la migliore legislazione antimafia Del mondo come ormai anche questo diventato un luogo comune ma risponde alla realtà Ma la dobbiamo difendere questa legislazione antimafia E invece A parole lo sento dire che siamo tutti uniti contro la mafia poi però nei fatti Incontro diversi discorsi in materia di di custodia cautelare applicata soltanto ad alcuni soggetti e non ad altri I colletti bianchi meno che non i criminali da strada i quali siamo abituati Un dibattito molto intenso sull'uso degli strumenti di intercettazione certo sono penetranti entrò nella vita delle persone ma noi dobbiamo scegliere perché i processi di mafia Piero Grasso più di me Lo lo può insegnare si fanno solo in due modi con i collaboratori di giustizia e con le intercettazioni Decidiamo di usarle in che modo usarle con tutte le garanzie del mondo ma questi strumenti devono essere rafforzati se noi diciamo un mafioso che entra in carcere che potrà uscire dal carcere semplifico se mantiene la buona condotta e che non c'è bisogno Di collaborare con lo Stato per avere questi benefici perché questo è il messaggio che passano i collaboratori di giustizia di dovremo cercare col lanternino e sono loro parlando di verità importanti quelli che conoscono ancora quei pezzi della verità sulle stragi che per i quali sono ancora tanti punti interrogativi ecco su questi temi attuali guardando al passato noi dobbiamo pensare per affrontare il futuro della lotta alla mafia dal punto di vista che mi compete quello dei magistrati inquirenti che costruiscono processi contro il crimine organizzato procuratore dell'Acea è molto importante quello dice la voglio sollecitare a proposito degli strumenti delle risorse da rafforzare il tema dell'arrivo dei fondi del Pnr R. il piano nazionale di riprese resilienza le aveva detto in tempo reale era l'aprile due mila venti Le Marche si stanno attrezzando le mafie entrano in partita come esempio l'abbiamo visto in tanti altri casi sulle catastrofe sono i primi allora loro sono già attrezzate ma noi siamo attrezzati a sufficienza Noi siamo attrezzati noi non nasciamo ieri non siamo consapevoli del fatto che dove ci sono soldi e possibilità per le mafie di metterci le mani loro sono pronti per fortuna anche noi nel senso si io dico chi sono tutta una serie sono netti che vanno affinate Però tempi del pianeta però esattamente però noi dobbiamo essere consapevoli di una cosa il Pnr R il piano su cui noi ci giochiamo non la mia generazione ma le generazioni che verranno non accadrà più che l'Europa e il mondo ci diamo una riserva di questo tipo allora lo sforzo deve essere davvero di tutti ho sentito parlare di una politica che si vuole impegnare va bene ma è certo che per quanto riguarda la magistratura la magistratura inquirente che in qualche misura io qui rappresentati ringrazio Perché Piero e la storia ma io sono l'unico magistrato in servizio che è stato invitato qui e quindi ha presentato un miliardo mi arrogo il diritto di rappresentare tutti sappiamo che su questo no e non possiamo perde non può perdere il Paese Non può perdere la magistratura che si difetti limiti e problemi sono oramai su tutti i giornali tutti i giorni però questo è un compito davvero irrinunciabile un compito che fa la differenza fra lo Stato che sarà e quello che potrebbe essere su questo io penso ma devo dire lo sforzo di preparazione anche dei magistrati inquirenti la direzione nazionale antimafia le direzioni distrettuali antimafia e attentissimo certo avere strumenti in più soprattutto contro la corruzione Questa è una cosa che su cui bisognerebbe anche nelle prefetture come ci segnalavano solo pochi giorni fa una campagna di Repubblica Dal Sud grazie al procuratore De Lucia grazie al Presidente Graça rosa solo al rispetto a questa sanatoria che abbiamo vissuto il più insieme io e lui uscivamo per cui Lui ricordava abbia avuto un'indagine in cui attraverso un'ambientale sentivamo un primario ospedaliero che era anche il capo di una famiglia mafiosa per cui ecco persona rispettabilissima che la mattina si occupava delle estorsioni e del suo territorio di pomeriggio faceva le strategie Politico affaristiche e diceva che era importante avete una persona Brussel non in Sicilia Per poter indicare quali sarebbero stati i flussi finanziari che sarebbero arrivati in Italia in modo da predisporre attraverso prestanome assolutamente insospettabili società che potessero a captare questi flussi Io penso che non sia cambiato tutto ciò e quindi ci dobbiamo attrezzare dobbiamo però far sì che Il questi indagini non rallentino la distribuzione dei fondi e quindi tutta l'impiego dei fondi Ma occorre che ci siano osservatori anche Esterni alla magistratura per prevenire perché la magistratura interviene solo quando c'è un reato accertato e quindi quando già s'è creata una situazione del genere Occorre la prevenzione attraverso osservatori a Milano per esempio Nando Dalla Chiesa ha creato questo osservatorio che collabora nel fare emergere persone assolutamente nullatenenti che invece sono amministratori delegati di società Ecco questo è quello che bisogna fare senza rallentare laghi l'iter burocratico dei fondi Grave errore fondamentale questo ragionamento grazie al procuratore della Rete Gas onora abbiamo relazioni di servizio il credo di abbandonare la difesa di Pif Grazie Gli ottavi fare un saluto leone all'olandese io da fare un saluto Concita certa alle persone perbene ai ragazzi intervento del quartiere Kalsa che ogni giorno si oppongono al clan Abbate diciamolo bravissimi Qui in prima linea in un quartiere grazie verremo a raccontarvi per dire no alla mafia che si vuole riprendere i quartieri grata perché questa è la storia di Repubblica grazie allora Stefania stiamo andando verso il finale Stefania allo sci si regala EC leggere Si regala e ci legge il suo ventitré maggiorenne siamo davvero felici Di averla ancora con noi perché questo è il momento che ci accompagna poi perso i saluti dopo grazie a Stefania un sì Chiarire che anch'io comune C'era una sorta di malessere nell'aria a Siracusa nel pomeriggio del ventitré maggio mille novecentonovantadue una sensazione indefinibile che sembrava far tremare lariani alterava l'atmosfera di quel pomeriggio Ma noi alunni di una classe del liceo classico Ximenes di Trapani venuti ad assistere alle rappresentazioni delle tragedie classiche la percepivano a malapena Eravamo in gita scolastica troppo occupati a sgranocchiare patatine a fare scherzi Sentivamo già il profumo dell'estate dopo un anno scolastico avaro di soddisfazioni Nulla avrebbe potuto turbare la nostra voglia di divertirci La memoria di quei momenti esteri nata come una carta esposto al fuoco che non ha però fatto in tempo a bruciarsi completamente Tra i marmi del teatro che si coloravano di rosa alla luce del tramonto vedemmo i nostri professori diventa nero così poi notammo altri spettatori che si alzavano oscuri inviso andando via di gran carriera al termine dello spettacolo Subito dopo si diffuse la voce che c'era stato un gravissimo incidente in autostrada vicino Palermo una frana forse un crollo in una delle gallerie fuori città subito dopo Capaci che aveva distrutto un pezzo di autostrada Io camminavo accanto salvo il mio migliore amico Andavamo a passo veloce a testa bassa chiedendo ci cosa poteva essere successo davvero Quando arrivammo al pullman che avrebbe dovuto riportarci a Trapani arrivo la parola Quella vera Quella giusta Ha tentato Fu l'autista del bus a dirci che era saltata in aria un pezzo di autostrada e si trattava di una bomba Anna mazzata il gioco Falcone disse intorno scomposto passando site mani tra i capelli e non solo dicono che ci sono altri morti a quelli della scorta ci hanno fatto fare un volo come ai ciliegie di pizzo Longo Ci ricordano subito di Barbara asta ed i suoi bambini saltati in aria subuguali poca distanza da Trapani La loro auto si era frapposto a quella del giudice Carlo Palermo e l'autobomba che avrebbe dovuto uccidere giudice invece aveva fatto saltare in aria la donna con i suoi due figli di sei anni Poco prima c'era stato Giangiacomo Ciaccio Montalto Toderi cioè freddato da colpi di pistola nella sua auto E poi ancora Mauro Rostagno ammazzato a Lenzi Per noi la mafia era il bus dietro una porta La parola che non si dice lo sguardo che si distoglie Era il silenzio per il quieto vivere Personalmente avevo letto le notizie sul maxiprocesso sui quotidiani e avevo letto anche cose di Cosa Nostra il libro che Giovanni Falcone aveva scritto insieme con Marcel Padovani Percepivo che esisteva un mondo opaco in cui non si sapeva poco o nulla e troppe cose erano diverse da come ci venivano raccontate Ma erano i pensieri ingenue di un adolescente che ascoltava equine sognava di scrivere i suoi romanzi E di modo di riflettere a lungo durante il tragitto che mi riporto a Trapani Ascoltavamo le notizie trasmesse alla radio I cronisti raccontavano di un disastro che noi faticavano ad immaginare come potevamo pensare che l'autostrada o dove eravamo passati in quella stessa mattina non esisteva più e che ci fosse un cratere al suo posto Nella luce giallastra del busto scrutava i volti dei miei compagni avvertivo un'estraneità inspiegabile Non sapevo come dare le mozioni un corpo di parole perché terrore ma ciò che sentivo ed ero del tutto impreparata ad affrontare un sentimento così violente Era una paura soverchiante Da quel pomeriggio di maggio la mafia non aveva più l'inconsistenza di un gas tossico Era forte Potente Reale Sarà molto Falcone il giudice che molti ragazzi della mia generazione avevano visto come un simbolo chi ci avrebbe protetto chi sarebbe stato il nostro punto di riferimento ci ci avrebbe permesso di essere ragazzi spensierati liberi Compresi davvero l'enormità di ciò che era accaduto la mattina dopo quando ancora immersa in un torpore dettato dal poco somme dallo choc Di chi per la prima volta le immagini del luogo dell'attentato C'erano le vetture sommerse dei detriti e i poliziotti che vagavano Lema Tra le macerie increduli per ciò che era accaduto C'è una frase che si dica chiaramente in mezzo al frastuono degli elicotteri che volteggiavano sulla strada E che circa bomba atomica Nei giorni successivi all'attentato mi chiusi in un silenzio attonito Che ne sarà di noi mi chiedevo Ciò che chiedevamo tutti in verità senza avere il coraggio di judo ad alta voce Avevo una sola drammatica certezza La Mantia aveva dimostrato di essere la vera padrona di quel territorio quel giorno Il potere della Repubblica italiana era stato spazzato via da centinaia di chili di tritolo In quei giorni mi trovai spesso a pensare a Paolo Borsellino che aveva incontrato durante una tavola rotonda sulla mafia alcuni anni prima Nelle sue parole cariche di fermezza e di calma trovato consolazione mi rassicurava sapere che c'era trovano forza dell'umanità generosa concreta che dimostrava durante le interviste Non erano passati neanche due mesi dall'attentato sull'autostrada che fecero saltare in aria anche lui Pure quella domenica pomeriggio è rimasta scolpita nella memoria L'avevo trascorsa al mare con i miei amici la scuola era finita queste tavole ultimo anno poi l'università non sapevo ancora quella facoltà prescelto nutrivo molti timori forse avevo anche paura di fare una scelta sbagliata Quando tornai a casa trova il mio padre davanti il televisore nello studio di mia madre accanto a lui che si pigliava Biscazzi ATI maledetti di scacciati Sullo schermo le immagini di una nuova esplosione Il fumo Le auto accartocciate E di nuovo gli elicotteri sul cielo di Palermo e le voci concitate dei cronisti Rimasi fino a tarda notte portare le immagini di via D'Amelio Aveva ancora la pelle sporca di sale e di sabbia ma non riuscivo a muovermi La Sicilia sarebbe rimasta una terra disgraziata e muta dove i morti ammazzati venivano definiti eroi in pubblico e chiamati pazzi o peggio illusi in privato Tutto finito Lo disse Antonio Caponnetto che aveva dipinto il pool antimafia aveva avuto con Falcone-Borsellino rapporto di stima e di affetto lo pensai io Lo pensano tutti In quei giorni capiti che la vita di prima non c'era più e che non avrebbe potuto più essere altrimenti dopo la rabbia e lo sgomento arrivò l'orgoglio per me e per molti moltissimi siciliani Se non avessimo ha reagito dopo una simile violenza non avremmo più avuto nessuna libertà e no non sarebbe stata colpa solo di uno Stato assente o peggio ostile la colpa sarebbe stata nostra della nostra vigliaccheria differenza dell'incapacità di assumerci la responsabilità ciascuno per la propria parte Perché la libertà bisogna militare se la bisogna tenersela stretta e lottare per difenderla è vero sarebbero arrivate altre stragi altre morti Sarebbe morto don Pino Puglisi ci sarebbero stati gli arresti di Riina Brusca Bagarella dei fratelli Graviano ma saremmo stati noi ad essere differenti Raccontare queste cose oggi può sembrare ripetitivo o peggio retorico Ma è così che si conserva la memoria raccontando cosa sono stati quei giorni La consapevolezza di testi si raggiunge procedendo per tentativi ed errori attraverso il timore di sbagliare e il coraggio di mettersi in gioco in prima persona E o ciò che è accaduto nell'estate del mille novecentonovantadue influito determinante In maniera determinante sulle scelte di vita della mia generazione ma non solo Ha cambiato il modo di parlare della mafia Se mi guardo indietro mi rendo conto di essere cambiata in maniera radicale proprio in quel periodo Nell'estate del mille novecentonovantadue ho scelto la facoltà universitaria Giurisprudenza Una scelta fatta compassione che rifarei mille Emilia volta E oggi che sono un'insegnante e mi trovo a lavorare in una scuola che per caso o forse no Porta il nome di Paolo Borsellino Ed è qualcosa di cui vado molto fiero e molto orgogliosa Si deve per farne altri grazie davvero siamo al momento nel saluto davvero perché Il mio mestiere non è quello delle luci e del palco torno a fare il mio mestiere che è quello delle domande e delle risposte che mancano e proprio a chi fa questo mestiere io voglio dedicare con Maurizio Molinari questa Repubblica della memoria A Peppino Impastato a Pippo Fava Mario Francese al nostro Giancarlo Siani ecco abbiamo ricordato prima un abbraccio all'altro fondatore perché la storia di Repubblica Dopo quarantasei anni e quattro mesi ancora pertanto Repubblica racconta questo io voglio dedicarlo a Giuseppe D'Avanzo che rappresenta il nostro coraggio la nostra storia il nostro racconto antimafia Grazie ad appena tutti alla comunità di Repubblica Il ventitré maggio Repubblica Caravà Monia ancora qui l'anno prossimo Grazie

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