Il dolore all’anca è una condizione che può essere molto comune, perché interessa una delle articolazioni più importanti del nostro corpo, quella che ci permette di muoverci e avere stabilità, sostenendo gran parte del nostro peso. Riconoscerne la causa può essere molto importante per poter impostare la terapia e il percorso di cura più corretto.
Ne abbiamo parlato con il dott. Vincenzo Paolo Di Francia, ortopedico e traumatologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Rozzano Fiordaliso.
Un disturbo all’anca si manifesta generalmente con un dolore che può essere: anteriore (dall’inguine si irradia fino al ginocchio), posteriore al gluteo, o laterale (sul gran trocantere). Il dolore è più intenso la mattina, a volte presente anche a riposo ( talvolta tale da non riuscire a dormire) e generalmente migliora con l’attività
– Riduzione dell’articolarità dell’anca , soprattutto nelle rotazioni
– Più di rado gonfiore a carico dell’articolazione
Il dolore all’anca spesso migliora da solo e può essere gestito con il riposo o degli antidolorifici, come paracetamolo o ibuprofene.
È tuttavia necessario consultare un medico in presenza dei seguenti sintomi:
– Anca dolorante dopo una settimana di riposo
– Importante limitazione funzionale, soprattutto nelle semplici attività quotidiane (come lavarsi, camminare, indossare calze e scarpe)
– Dolore anche a riposo
– Comparsa di zoppia
– Scarsa risposta alla terapia antinfiammatoria
– Rapido peggioramento del dolore e dell’impotenza funzionale
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