Aviazione dell'Esercito: in volo con gli elicotteri del 2° Reggimento AVES "Sirio" - Aviation Report

2022-06-25 05:22:27 By : Ms. Vivien Jiang

Lo scorso Ottobre si è celebrato il 25° anniversario di costituzione del 2° Reggimento AVES “Sirio”. Il Comandante il Reggimento, Colonnello Fabio Bianchi, ha voluto celebrare tale ricorrenza con una serie di eventi che hanno coinvolto sia il personale militare che le relative famiglie a dimostrazione dello spiccato spirito di corpo che unisce le donne e gli uomini del “Sirio”… i nostri inviati hanno avuto il privilegio di vivere alcuni giorni di vita operativa in seno al reparto, di effettuare missioni di volo e di constatare la preparazione professionale di tutto il personale.

Come già anticipato la storia del Reggimento inizia ben 25 anni fa, a seguito del riordinamento dei livelli di Comando dell’Esercito ed al ripristino dei Reggimenti, in concomitanza con l’espansione delle problematiche legate alla Protezione Civile, lo SME il 3 Ottobre 1996 disponeva la costituzione del 2° Reggimento AVES “Sirio” sull’aeroporto “Martucci” di Lamezia Terme (CZ) inglobando, per fasi successive, personale e mezzi degli unici due storici Gruppi di volo dell’Aviazione dell’Esercito schierati nel sud della penisola ovvero il 20° Gruppo Squadroni “Andromeda” di stanza a Pontecagnano (SA) e il 30° Gruppo Squadroni “Pegaso” di stanza a Catania-Fontanarossa.

Posto alle dipendenze del Comando Aviazione dell’Esercito di Viterbo, dalla sua costituzione il Reggimento è stato oggetto di diverse variazioni organiche infatti inizialmente aveva alle dipendenze il 12° Gruppo Squadroni Elicotteri da Trasporto Medio “Gru” con sede Lamezia Terme mentre il 20° Gruppo Squadroni Elicotteri da Supporto al Combattimento “Andromeda” era stanziato a Pontecagnano; attualmente l’unità a Lamezia Terme si compone di un Comando Reggimento su vari uffici che svolgono le funzioni amministrative di funzionamento dell’ente, di un Comando alla Sede che cura l’aspetto infrastrutturale della base e di uno squadrone Supporto logistico che si occupa di tutte le attività logistiche esecutive (trasporti, gestione mezzi ecc).

L’anima del Reggimento ha nella sua componente operativa, il 30° Gruppo Squadroni “Pegaso” ESC (Elicotteri da Supporto e Combattimento) supportato da uno squadrone mantenimento velivoli che cura la manutenzione e l’efficienza degli aeromobili mentre il 21° “Orsa Maggiore” ESC quale distaccamento permanente di stanza sull’aeroporto sardo di Cagliari-Elmas. Il Reggimento alle dipendenze della Brigata AVES di Viterbo, ha in carico assetti ad ala rotante UH-212 e HH-412A e il nuovo LUH (Light Utility Helicopter) UH-169B di recente acquisizione da parte della Forza Armata.

Inoltre il Reggimento è inserito nel PIAN (Pronto Intervento Aereo Nazionale) fornendo un assetto di volo pronto al decollo 24/7 e nel PUCA (Piano Pubbliche Calamità) con una unità di livello plotone pronta su attivazione.

Nel corso degli anni l’unità di volo ha preso parte ad importanti operazioni ed esercitazioni sia in ambito nazionale che internazionale, nonché ad attività congiunte con CNSAS (2 eventi addestrativi all’anno) ed ha concorso alla salvaguardia della vita umana intervenendo con numerose missioni di volo anche a supporto del Dipartimento della Protezione Civile.

Per ciò che concerne l’attività operativa, i principali compiti dell’unità sono: ricognizione, scorta aerea, trasporto personale e materiale, ricerca, evacuazione medica e antincendio. Relativamente a quest’ultima attività, il Reggimento concorre ogni anno alla campagna antincendi boschivi nell’ambito della lotta attiva allo specifico fenomeno condotta dalla Protezione Civile, in media 150 ore volo annue oltre a fornire un equipaggio di volo in supporto ai Vigili del Fuoco.

Per far fronte ad eventuali richieste e/o interventi in ambito civile relativamente ad emergenze per calamità naturali o di altra natura, il Reggimento dispone di un’unità “pronto impiego” in grado di approntare un campo con tende pneumatiche, cucine da campo con capacità di fornire 200 pasti caldi, gruppi elettrogeni, torri faro ed autoambulanze.

La Task Force ITALAIR, costituita nel 1979, da oltre 40 anni supporta ininterrottamente le attività delle Nazioni Unite in Libano, garantendo giornalmente e 24h la propria attività operativa  in tutta l’Area di Operazioni . Dal febbraio 2008, il 2° Rgt AVES “Sirio” è impegnato nella missione di pace “Leonte 2” in seno alla Task Force “ITALAIR” a Naqoura nel sud del Libano, dove con elicotteri e personale garantisce il supporto aereo al contingente multinazionale dell’ONU denominato United Nations Interim Force In Lebanon  UNIFIL.

Ad assicurare  la composizione della Task Force “Italair” provvede il Comando AVES Viterbo… la caratteristica particolarissima è data dal fatto che è l’unica unità di volo Italiana impiegata in teatro d’operazioni estero con equipaggi misti forniti dalle 3 Forze Armate la cui preparazione e addestramento sono a cura del 2° Rgt AVES “Sirio”. La Task Force (TF) ITALAIR, componente elicotteri italiana schierata nell’ambito della missione in Libano, ha compiuto 40 anni di presenza continuativa.

Originariamente chiamata “Squadrone Elicotteri ITALAIR”, l’unità fu dislocata nei pressi della cittadina di Naqoura, a sud del Paese dei cedri, dal 3 luglio del 1979, per adempiere a quanto richiesto dalle risoluzioni 425/1978 e 426/1978 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che, successivamente, diedero vita alla “United Nation Interim Force Lebanon” (UNIFIL), con il mandato di ristabilire la pace e la sicurezza internazionale e assistere il Governo del Libano nella ripresa della sua effettiva autorità nel territorio.

A seguito della escalation del conflitto tra Libano e Israele del 2006 l’ONU con la risoluzione 1701 dello stesso anno, ha esteso le competenze di UNIFIL, ampliandone il mandato nel monitorare la cessazione delle ostilità tra i due Paesi, assistere le Forze Armate libanesi e supportare la popolazione locale.

In tale contesto, la  Task Air Force ITALAIR così rinominata dal 2006, svolge svariate tipologie di missioni di volo nell’area di operazioni, che spaziano dalle evacuazioni mediche (Medevac), per le quali un assetto è sempre in prontezza operativa, all’antincendio delle aree boschive e rurali; dai trasporti logistici alle pattuglie aeree sulla “Blue Line”, la linea “pratica” di demarcazione lunga 120 chilometri che separa il Libano da Israele; dalla ricerca e supporto alla popolazione in caso di pubbliche calamità al trasporto di Autorità in visita nelle zone di competenza di UNIFIL. Importante da ricordare che sotto l’egida dell’ONU “ITALAIR” è l’unità di volo più longeva a riconferma dall’elevato grado di specializzazione raggiunto dal personale del reparto.

Nell’ambito del contrasto alla pandemia da Covid-19, a seguito di quanto disposto dal Ministro della Difesa, gli uomini e donne del “Sirio” sono stati impegnati sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria nelle attività di: ricezione, stoccaggio e distribuzione alla Protezione Civile Regionale dei dispositivi di protezione individuale; ricognizione delle aree di atterraggio degli ospedali Covid-19 della Calabria; ricezione e consegna dei vaccini all’ASL regionale; realizzazione del Drive Through Difesa di Catanzaro Sala e del Drive Through di Lamezia Terme, che hanno operato ininterrottamente per circa 9 mesi durante la fase più acuta dell’emergenza nel 2021.

Ad oggi, in particolare, il reggimento Continua a garantire il funzionamento del Drive Through a Catanzaro Sala, su richiesta dell’ASP provinciale, per l’esecuzione di tamponi. Al Reggimento, inoltre, è stato affidato anche il ruolo di Infermeria di Presidio per la regione Calabria, con le relative implicazioni del caso, non ultima l’incombenza di vaccinare tutto il personale militare dell’Esercito sul territorio regionale.

La linea volo del 2° Reggimento Sirio essenzialmente è composta da due tipi di assetti ad ala rotante ovvero l’UH212 “twin Huey” e l’HH412A “Griffon”. L’attività manutentiva in loco sulla linea 212/412 è suddivisa in 21 Ispezioni programmate e manutenzione straordinaria fino a 1000 ore volo, mentre le successive vengono effettuate presso il polo di Bracciano. Nell’anno 2021 gli elicotteri del 2° Sirio hanno prodotto circa 1000 ore volo operative ed addestrative.

UH-212 elicottero da Sostegno al Combattimento (ESC4)

Basato sul Bell model 205 nella versione con fusoliera allungata, il model 212 progettato alla fine degli anni sessanta fu originariamente sviluppato per le Forze Armate Canadesi seguendo la specifica per un  elicottero utility medio biturbina con rotore a due pale. In Italia ne è stata costruita una versione su licenza dalla Agusta, denominata Agusta-Bell 212 (UH212) che all’inizio degli anni ‘80 è stata presa in carico dall’AVES dapprincipio in 14 esemplari a cui successivamente ne vennero aggiunti altri  5, quale sostituto dell’AB205. L’UH212 viene tuttora impiegato come elicottero da collegamento, per il trasporto tattico, per missioni MEDVAC e per il pattugliamento in zone di crisi internazionali (war cro – crisis response operations)

HH-412A elicottero da Sostegno al Combattimento (ESC-5)

Il Bell model 412 è un elicottero da trasporto medio bimotore, con rotore quadripala, da cui il 4 della sigla, per distinguerlo dal model 212 con rotore bipala. L’AB 412 (HH412) è un elicottero stabilizzato, ci sono cioè 2 HeliPilot (HP1 e HP2) che ne stabilizzano l’assetto come ATT (Attitude Mode) o SAS (Stability Augmentation System). In Italia è stato prodotto dall’Agusta  (l’attuale Divisione Elicotteri di Leonardo ) su licenza della Bell come AB 412. La versione “Griffon” viene utilizzata dall’Esercito italiano per il trasporto di soldati (fino a 14) e può essere allestito in modi differenti a seconda delle necessità:

Per emergenze sanitarie da evacuazione (MEDEVAC), può portare 6 barelle in senso longitudinale, con spazio per un medico a bordo. In alternativa può servire come eliambulanza per trasporto sanitario assistito, con solo 3 barelle e l’operatore al seguito. Per gli impieghi HEMS o HSAR viene utilizzato con una sola barella ed equipaggio di soccorso completo composto da: due piloti, un tecnico di bordo/verricellista; due aerosoccorritori; un medico di area critica o rianimatore ed un infermiere professionale di area critica.

Per operazioni antincendio boschivo (AIB) è dotato di una benna tipo Bambi Bucket della capacità massima di 900litri d’acqua che viene applicata al gancio baricentrico.

La “Specialità” ,ormai da qualche anno avverte l’esigenza di dotarsi di un Light Utility Helicopter di nuova generazione per riequipaggiare le obsolete linee di volo A-109, UH212/HH412 e riportare a standard elevati  le capacità operative dell’Aviazione dell’Esercito.  Il nuovo Requisito Operativo redatto dalla Forza Armata in tale contesto ha visto, quale possibile soluzione l’immissione in linea volo dell’AW-169  elicottero di concezione civile prodotto da Leonardo spa Divisione Velivoli.

Già dal Luglio 2020 il 2° Reggimento AVES “Sirio” ha ricevuto il primo di due esemplari dell’elicottero UH-169B, denominazione militare dell’ AW-169, in configurazione “ABC” (Addestratore Basico Commerciale). Il reparto è stato scelto quale responsabile dello studio e della verifica in volo della versione civile al fine di definire le modifiche e varianti necessarie per la sua riconfigurazione in versione militare e con funzione di familiarizzazione atta ad agevolare il futuro passaggio operativo degli equipaggi sul nuovo assetto Multiruolo Avanzato, il tutto in piena sinergia con il pacchetto completo di supporto logistico, formazione per piloti e personale addetto alla manutenzione fornito da Leonardo.

Nell’ambito del processo di ammodernamento della flotta elicotteri iniziato con l’introduzione in servizio degli NH-90 e dei CH-47F, la consegna del primo AW-169 rappresenta lo step iniziale di un progetto che prevede lo sviluppo di una versione LUH Multiruolo Avanzato (MA) pienamente rispondente alle esigenze della Forza Armata, per sostituire tutte le attuali linee “Legacy”. Al riguardo, è stato siglato un contratto che permetterà di completare lo sviluppo per procedere poi alla consegna delle prime piattaforme a partire dal prossimo anno (2023).

Il programma LUH oltre l’obiettivo di sostituire tutti gli assetti attualmente in linea volo,  ha l’ambizione di rendere più moderna e razionale la linea volo, mettere a punto i requisiti operativi per una catena logistica più efficiente rendendo possibile anche una riorganizzazione dei Reggimenti di Sostegno e degli Squadroni Mantenimento Velivoli AVES rendendole più omogenee, snelle e funzionali essendo basati su un unico tipo di assetto.

L’introduzione dell’AW169 LUH, sviluppato specificatamente per l’Esercito Italiano beneficiando della base rappresentata dall’elicottero militare AW-169M, si avvantaggerà di sinergie di tipo logistico, operativo, tecnico, certificativo e addestrativo in vista della progressiva crescita della flotta di AW-169 degli operatori governativi in Italia e permetterà alla Forza Armata di dotarsi di un elicottero di nuova generazione, pienamente rispondente alle proprie esigenze operative in un range di affidabilità e versatilità, per operazioni aerotattiche, operazioni speciali e attività di ricognizione in missioni logistiche e di soccorso.

Ciò è possibile grazie alla possibilità  di poter equipaggiare l’elicottero con diverse tipologia di allestimenti e sistemi, quali “sensori” e “armamento” (interno ed esterno) inoltre l’avionica d’avanguardia offre la possibilità di poter aggiornare facilmente la macchina per sostenere anche le sfide e le operazioni in tempi futuri. Il programma AW-169 LUH presenta una configurazione multiruolo avanzata dotata di sistemi di volo e di missione dedicati, tra cui pattini e un sistema avanzato di comando, controllo e comunicazione per garantire la piena interoperabilità con altri assetti in ambito NATO.

Peculiriatà dell’AW169 LUH sono l’elevata efficienza aerodinamica, il quasi azzeramento delle vibrazioni tra il gruppo rotore/trasmissione e la struttura e all’adozione dell’APU  (Auxiliary Power Unit) in grado di alimentare tutti i principali sistemi a rotori fermi riducendo così notevolmente i tempi di risposta per la missione di volo operativa. Tutti questi aspetti offrono la possibilità di effettuare operazioni congiunte efficaci con altri utilizzatori di questo moderno “sistema d’arma”  rappresentando un importante salto di qualità in termini di sicurezza nazionale, capacità di risposta alle emergenze e costo/efficacia per la gestione dell’intero ciclo di vita del sistema per i prossimi decenni.

Nonostante la nostra ormai più che trentennale “anzianità di servizio” in fatto di voli, uno degli “highlight” della nostra visita al 2° Sirio senza dubbio è stata la missione in volo con tre assetti ad ala rotante tra cui il “tester” UH169. Giunti in base di buona mattina veniamo accolti amichevolmente dal T.Col. Starace Comandante il 30 ° Gruppo “Pegaso” e PIO del reparto, che non si fa pregare per un caffettino al Circolo della base… successivamente facciamo la conoscenza del Comandante il Reparto il Col. Fabio Bianchi il quale dopo un excursus sulla storia passata ed attuale del reggimento, ci introduce in sala briefing laddove veniamo notiziati sulla tipologia di missione addestrativa che da li a poco avremmo svolto.

Il piano di volo prevedeva alle 10,30 un’uscita VFR da Lamezia verso Pizzo-Tropea, Capo Vaticano e  ”rendez vous” ancora su Lamezia per cambio assetto per poi spostarsi verso la Grande Sila e successivo hovering in coppia su un isolotto del Lago Arvo (Lorica) a simulare un elisbarco o il recupero personale con l’ausilio della “nuova” figura dell’Elirecuperatore ed esitato ciò ritorno in base. Sul piazzale sono pronti “Sole 03, 04 e 05” e il personale ci attende per l’imbarco… solitamente un equipaggio in una “missione tipo” è composto da 3 militari:

Tale composizione è variabile a seconda della tipologia di missione per cui si è “taskati” infatti potrebbe rendersi necessario l’imbarco di un ulteriore militare o un team medico per un trasporto sanitario. Ogni membro dell’equipaggio è addestrato per i propri specifici compiti, di sicuro l’ardimento ed il coraggio di affrontare condizioni spesso marginali sono qualità umane che emergono ogni qualvolta si affronta una missione. Ci imbarchiamo su “sole 04”  rulliamo in direzione d’uscita e poco dopo decolliamo con rotta sud-sud-ovest  per vivere questa nuova avventura con gli uomini del 2° Sirio.

La bellezza del paesaggio e la perizia dei nostri piloti hanno consentito la realizzazione di scatti molto suggestivi oltre a permetterci di ammirare dall’alto luoghi tanto incantevoli quanto selvaggi, laddove i nostri militari sono usi esercitarsi e spesso intervenire in operazione reali di soccorso. Gli elicotteri coinvolti in questa missione addestrativa  sono stati un UH212 EI 406 un HH412A EI461 ed infine l’UH169B EI109. Durante le due ore di volo, abbiamo potuto apprezzare sia l’elevata professionalità e conoscenza del mezzo da parte dell’equipaggio che la bontà dell’assetto in termini di stabilità e velocità di manovra, in modo particolare durante le “manovre in formazione” effettuate per metterci nelle condizioni migliori di esercitare il nostro “lavoro”… le emozioni sono difficili da trasformare in parole ma ci fa piacere pensare che gli scatti realizzati rendano l’idea.

A fine giornata ripensiamo e discutiamo su ciò che abbiamo vissuto e ci rendiamo conto di quanto sono in grado di fare questi uomini con le stellette in qualsiasi condimeteo, di giorno o notte, senza risparmiarsi… dimostrazione del binomio impegno-professionalità che da sempre contraddistingue gli uomini del  “2° Sirio”   pronti ad affrontare le nuove sfide con lo sguardo sempre volto al futuro, ma senza disdegnare e dimenticare il proprio passato. Da Lamezia Terme è davvero tutto … “Roger e chiudo”.

Testo: Gianni Scuderi Foto: Aviation Report / Gianni Scuderi, Sergio Bottaro; SME

L’autore ed Aviation Report esprimono il loro ringraziamento per la disponibilità e fattiva collaborazione a: SME-ROMA, SME SEZIONE PUBBLICA INFORMAZIONE ROMA, Comando AVES Nucleo Pubblica Informazione, Col. Vincenzo Lipari , T.Col. Gianluca Carofalo,  M.llo Ca. Dell’Aversana Milena, Col. Fabio Bianchi Comandante il 2° Rgt  Sirio, ai componenti gli equipaggi che hanno permesso lo svolgimento della missione in volo. Un ringraziamento particolare al nostro gentilissimo ed insostituibile “accompagnatore”  T. Col.  Luciamo Starace PIO  del 2° Rgt  Sirio, al momento della nostra visita, per la squisita cortesia e disponibilità ad ogni nostra richiesta. In ultimo ma non per questo ultimi, un doveroso ringraziamento a tutti gli uomini e le donne del reparto per la collaborazione durante la nostra permanenza in base.

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Ho appena letto con grande commozione la presentazione della storia del Reggimento Sirio, dei suoi mezzi aerei, della sua logistica, della sua missione, della sua funzione nella Brigata AVES. Un escursus che copre il suo passato, presente e futuro eccellentemente integrato con un esaustivo e suggestivo supporto fotografico. Commozione suscitata dai ricordi del mio quarantennale vissuto al servizio dell’AVES cessato ormai da oltre vemt’anni ed evocati da questo racconto.